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Industria lombarda, l'SOS di Bonometti

I dati congiunturali dell’industria lombarda per il primo trimestre 2020 hanno segni negativi e a due cifre, come nel resto d’Italia.

La produzione è scesa del 10,1%, con andamenti differenziati nelle filiere produttive ma in generale l’indice manifatturiero fa un salto indietro di dieci anni. Il calo rispetto al trimestre precedente è del 9,8% per le aziende industriali e del 12,7% per l’artigianato.

L’impatto dell’emergenza sanitaria è stato pesante per i settori industriali del comparto moda: Pelli-Calzature -23%, Abbigliamento -19%, Tessile (-13,4%). Anche nell’artigianato la tendenza è chiara: Abbigliamento (-18,3%), Pelli-Calzature (-17,2%) e Tessile (-12,7%).

Se non si avrà il coraggio di intervenire pagheremo questa assenza di scelte per anni

“La prima preoccupazione – dice il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti – è la contrazione degli ordini, sia dal mercato interno (-9,5%) che dall’estero (-5,5%), che non vorremmo innescasse una crisi di fiducia da parte delle imprese. Abbiamo bisogno che il sistema Lombardia reagisca in tempo reale. Viviamo in un Paese dalle mille contraddizioni, che l’emergenza Covid ha reso tangibili in tutta la loro drammatica evidenza. Un Paese insicuro, timoroso e frastornato, in cui si parla tanto, si fa poco e vive un incomprensibile sospetto radicato e diffuso verso l’impresa. Se non si avrà il coraggio di intervenire pagheremo questa assenza di scelte per anni, o per decenni, visto che proprio le imprese lombarde sono state le più danneggiate dal Covid. In tre mesi è stato fatto proprio poco, nel concreto, rispetto alla drammaticità di questa crisi”.

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