Targa Univa

Industria di Varese, rimangono stagnazione e cautela

E’ ancora debole il polso dell’industria varesina che, all’avvento dell’estate, ha continuato ad accusare il peso di un quadro internazionale caotico.

L’ultima Indagine Congiunturale del Centro Studi di Confindustria Varese, riferita al secondo trimestre 2024, rivela una stagnazione rispetto ai tre mesi precedenti, già di per sé difficili.

In generale la produzione è rimasta stabile rispetto al primo trimestre per il 39,8% delle imprese, mentre per il 35,4% è calata. Le previsioni per fine settembre sono caute e la speranza è che non ci sia un ulteriore calo: già la stabilità sarebbe accolta come segnale positivo.

In calo anche gli ordini: il 38,1% delle imprese ha segnalato una riduzione, il 29,9% stabilità e il 32,0% un incremento. Il tutto in un contesto variegato che cambia a seconda dei settori e dell’andamento delle rispettive domande.

Nel comparto moda, dopo la ripresa a fine 2023 e il diffuso calo della produzione nel primo trimestre 2024, domina la stagnazione: il 56,3% delle imprese segna livelli produttivi fermi al trimestre precedente, mentre il 23,1% in calo. Solo il 20,6% ne indica un aumento.

La maggioranza delle imprese si aspetta ancora una stabilità dei livelli produttivi (60,1%), con alcuni che confidano in un aumento (22,9%) e altri che invece intravedono prospettive ancora di calo (17,0%).

Crescono le ore di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria: ne sono state autorizzate 581.645, con un +37,7% rispetto a un anno fa e +5,4% sul primo trimestre. Complessivamente (considerando la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e quella in deroga) nel secondo trimestre 2024 sono state autorizzate 873.601 ore di Cassa Integrazione Guadagni.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini