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In Cisutac la forza di 27 partner. Obiettivo 2026

Ha poche settimane di vita ma è già una realtà nel mondo del tessile che cambia: Cisutac, ovvero Circular and Sustainable Textile and Clothing, è il nuovo consorzio che riunisce 27 soggetti che si sono dati quattro anni di tempo per mettere in pratica azioni, metodi e tecnologie per la transizione del comparto verso modelli circolari.

Entro il 2026 deve arrivare a compimento il programma cofinanziato dall’Unione Europea, coordinato dal belga Centexbel, il centro di ricerca per tessuti e materie plastiche, e composto da marchi, organizzazioni e associazioni europee, da Euratex a, tra gli altri, Texfor, Textile ETP, Decathlon, Lenzing e Circular Systems.

All’insegna del “non si butta via niente” che regna nel tessile odierno e del futuro Cisutac vuol migliorare la selezione degli abiti e delle fibre per il riutilizzo e la riparazione fino ad arrivare a sostituire le fibre vergini con quelle riciclate.

Una nuova frontiera del riuso e del prolungamento della vita dei vestiti che punta su due gruppi in particolare, poliestere e cotone/fibre cellulosiche, che rappresentano poco meno del 90% di tutti i materiali tessile in circolazione, e sui prodotti di tre settori, ovvero abbigliamento moda, articoli sportivi e outdoor ed infine abbigliamento da lavoro.

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