Il tessile italiano fa tappa in Cina

Scatta domani l’ottava edizione di Milano Unica Cina ed a Shanghai le novità non mancano. Alla manifestazione, anche stavolta organizzato grazie al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico con la collaborazione di Agenzia ICE e Sistema Moda Italia, ci sarà per esempio il debutto dell’accoppiata con Filo, con più di 100 aziende italiane presenti (94 a Milano Unica e una decina di filatori).

Confermata la concomitanza con Intertextile e la sinergia con il Padiglione “La Moda Italiana”, che vede protagonista la manifestazione concomitante di abbigliamento, accessori e calzature a Chic: un trionfo del made in Italy per difendere le posizioni sul mercato cinese, peraltro in un momento particolarmente delicato dell’economia del colosso asiatico.

“L’Italia ha un’unica anima, il cui valore è riconosciuto nel mondo, la cui forza risiede nell’unitarietà di intenti e di azioni. Milano Unica è molto cresciuta in questi ultimi anni: siamo venuti in Cina; abbiamo iniziato l’esperienza nel mercato americano con la prima edizione di Milano Unica New York che si ripeterà a gennaio 2016; ci siamo aperti ad espositori internazionali con gli Osservatori Giappone e Corea a MU Milano; abbiamo avviato l’interessantissimo e riuscito esperimento di Prima MU, dedicato alle precollezioni che si svolgerà nuovamente a luglio ‘16, abbiamo stretto collaborazioni con altri protagonisti italiani come dimostra la presenza della filiera made in Italy a Intertextile. Milano Unica è diventata soprattutto internazionale, in linea con il trend economico che vede nell’export la voce più attiva” dichiara Silvio Albini, presidente uscente di Milano Unica.

“Milano nell’anno dell’Expo è più che mai sotto i riflettori del pubblico cinese. L’arrivo a Shanghai di Milano Unica beneficia del positivo traino di immagine dell’Esposizione Universale e viene a mostrare su questo mercato l’eccellenza produttiva italiana. In Occidente le fluttuazioni dei mercati borsistici asiatici hanno destato timori, ma qui in Cina il sentimento resta quello di un mercato comunque in crescita sostenuta (+7%) e con crescenti prospettive per l’export italiano di qualità” afferma il Console Generale d’Italia a Shanghai, Stefano Beltrame.

E, infatti, il mercato cinese si conferma ancora, assieme a Hong Kong, il secondo mercato di sbocco della tessitura italiana. I dati economici elaborati dal Centro Studi di Sistema Moda Italia, relativi alla prima parte dell’anno, confortano le scelte di internazionalizzazione che Milano Unica ha intrapreso.

“La Cina – osserva il Direttore dell’Agenzia ICE, ufficio di Shanghai, Claudio Pasqualucci – continua a crescere e soprattutto cresce il mercato interno, come testimoniano i dati incoraggianti dell’esportazione dei prodotti tessili italiani. Anche le fluttuazioni della moneta, se da un lato obiettivamente diminuiscono la competitività dei prodotti europei, possono offrire delle interessanti opportunità per le aziende manifatturiere del nostro paese che volessero vedere nuovamente la Cina come un paese dove poter sviluppare convenientemente collaborazioni industriali. La forte presenza di aziende italiane alle due manifestazioni incoraggiata e coordinata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’ICE conferma quindi l’interesse del nostro paese verso questo importante mercato”.

 

Condividi articolo