Il presidente di Sistema Moda Italia Sergio Tamborini e quello di Camera Nazionale della Moda Carlo Capasa hanno inviato al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando una lettera con una proposta d’urgenza per agevolare le imprese del settore tessile abbigliamento moda che intendono contribuire a ridurre la perdita del potere d’acquisto dei salari dei propri dipendenti dopo la crescita dell’inflazione in atto.
Il rinnovo del contratto nazionale di settore, firmato l’anno scorso, prevede incrementi commisurati a livelli di inflazione molto bassi (circa 4,5% in 3 anni), mentre l’inflazione attuale supera l’8% in un solo anno e tale resterà nel medio periodo a causa del quadro economico e geopolitico.
Il rischio di una pesante perdita del potere d’acquisto dei salari dei dipendenti del settore, soprattutto dei lavoratori dei livelli contrattuali medio-bassi è alto “e va evitato – dicono Smi e Camera della Moda – con misure concrete ed efficaci, perché potrebbe comportare una crescente disaffezione dei lavoratori verso le imprese ed una ulteriore difficoltà di tutto il settore nell’attrarre nuove risorse giovani e nuovi talenti qualificati”.
Le associazioni chiedono al Governo di mettere a disposizione delle aziende del settore tessile abbigliamento moda la possibilità di erogare volontariamente ai propri lavoratori, fino a fine 2023, un bonus che possa arrivare fino a 100 euro mensili (aggiuntivi rispetto alla retribuzione attuale) esenti dal reddito imponibile contributivo e fiscale. La misura potrebbe essere limitata ai lavoratori con redditi medio-bassi (ad esempio fino a 35.000 euro lordi annuo).
Trattandosi di un bonus aggiuntivo rispetto ai redditi ordinari, spiegano nella lettera, non ne deriverebbe alcuna conseguenza sul gettito fiscale, né su quello contributivo. Ci sarebbe un esborso significativo da parte delle imprese che arriverebbe nella sua totalità, senza alcuna trattenuta, direttamente nelle buste paga dei lavoratori.
Tamborini e Capasa hanno offerto al ministro Orlando la disponibilità ad un incontro per discutere ed approfondire la proposta.