E’ impietoso il confronto tra trimestri 2022 e 2023 per un meccanotessile italiano che ha però avuto nello scorso anno dodici mesi quasi da record.
A due settimane e mezzo da ITMA i dati sul primo trimestre 2023 dicono che l’indice degli ordini, elaborato dall’Ufficio Studi di Acimit, segna un -35% rispetto al periodo gennaio-marzo 2022.
Questo per la riduzione della raccolta ordinativi sui mercati esteri, arrivata al 40%: un dato negativo mitigato in parte dal +14% sul fronte interno.
“I dati – dice Alessandro Zucchi, presidente di Acimit – confermano il trend degli ultimi trimestri. Nello scenario internazionale predomina ancora l’incertezza, sia per il quadro macroeconomico caratterizzato da una dinamica inflattiva ancora penalizzante sia per le tensioni geopolitiche. Tutto ciò non agevola i piani di investimento delle imprese”.
Un po’ meglio l’analisi se si guarda al confronto con gli ordinativi raccolti nel trimestre ottobre-dicembre 2022: c’è infatti una leggera crescita (+3%). In ogni caso, forti anche dell’auspicato effetto ITMA, le previsioni per il 2023 sono positive.