Itma Asia

Il meccanotessile non sfugge al trend di decrescita

Secondo trimestre a -47% rispetto al 2019

Neppure uno dei settori più propositivi ed attivi negli ultimi anni come il meccanotessile riesce a sfuggire alla dura legge della pandemia. L’indice degli ordini elaborato da Acimit nel periodo aprile-giugno è risultato in calo del 47% rispetto allo stesso periodo del 2019, sia per il mercato estero (44%) che quello italiano (62%).

“La chiusura delle aziende ad aprile – commenta il presidente Alessandro Zucchi – ha influenzato pesantemente la raccolta degli ordini. La preoccupazione rimane forte anche per i prossimi mesi”.

Alla riapertura le aziende hanno lavorato per evadere gli ordinativi raccolti prima del lockdown ed i mesi di lavoro complessivamente assicurati sono di circa due mesi e mezzo. “La ripartenza è lenta a causa della decisa frenata dei consumi di abbigliamento in Europa e Stati Uniti – aggiunge Zucchi – e la situazione non induce a nuovi investimenti da parte dei nostri clienti. In più c’è l’incognita di una possibile recrudescenza del virus nei mesi autunnali”.

Il presidente invita a puntare su digitalizzazione e internazionalizzazione: “Acimit sta lavorando su entrambi i fronti. Con il Politecnico di Milano abbiamo avviato un progetto di realizzazione di una digital label per i macchinari tessili italiani. Ciò permetterà di presentarsi sui mercati internazionali con un’offerta tecnologica all’avanguardia. Per l’internazionalizzazione il supporto che sta dando ICE-Agenzia al nostro settore, così da supplire con attività in remoto la mancanza delle numerose iniziative promozionali che erano state programmate per il 2020, è encomiabile. Ora spetta alle nostre aziende sfruttare questi nuovi strumenti per continuare a presidiare i mercati esteri”.

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