A distanza di 13 anni dalla sua ideazione e dalla sua presentazione a Itma a Barcellona Green Label, la certificazione verde applicata al macchinario tessile italiano da Acimit, ha trovato la sua erede.
Durante Itma Asia + Citme l’associazione ha infatti presentato CLIMA (Committed to Low Impact Machinery): “Il fulcro del progetto Sustainable Technologies di Acimit – ha detto il presidente Marco Salvadè – è stata la Green Label fin dal suo avvio. Questa certificazione, che identifica le prestazioni energetiche e ambientali di ogni macchina e le rende facilmente riconoscibili e comprensibili, ha rappresentato una svolta per il nostro settore, testimoniando l’impegno dei costruttori italiani nei confronti della sostenibilità”.
Ad aderire a Green Label sono state oltre 50 aziende, che hanno risparmiato in emissioni di anidride carbonica, come certificato da un’indagine sulle certificazioni prodotte tra il 2016 e il 2023. Le emissioni di CO2 evitate utilizzando il macchinario certificato con la Green Label sono state quantificate in 1,2 milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica, corrispondenti a più di 221 mila autovetture che percorrono mediamente 35 mila km in un anno.
“Ora però – ha continuato Salvadè – è necessario prendere atto dei cambiamenti imposti dalle autorità internazionali, in primis da quelle dell’Unione Europea. Così, per armonizzare la Green Label con le normative europee previste dalla nuova direttiva “Empowering consumers for the green transition through better protection against unfair practices and through better information” abbiamo pensato a CLIMA”.
L’obiettivo è proporre alle aziende associate, aderenti all’iniziativa, uno strumento aggiornato e conforme al proprio statement di trasparenza ed impegno nella sostenibilità, garantendo chiarezza, esaustività e fondatezza delle affermazioni in merito alle prestazioni energetiche e/o ambientali dei propri macchinari.
Acimit, insieme a RINA, l’ente certificatore internazionale, ha presentato un “Regolamento di Attuazione di Progetto” aggiornato, nuove procedure di verifica e controllo sul rispetto delle procedure sottoscritte, e il nuovo marchio. Le aziende aderenti potranno così essere riconosciute quali rappresentanti dell’impegno collettivo del settore meccanotessile italiano per la riduzione dell’impatto ambientale dei processi eseguiti tramite le loro tecnologie.