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"Il lavoro cala", allarme dai tessili di Confartigianato Prato

Un ultimo trimestre con un calo delle commesse nel settore tessile, ordinativi sempre più frammentati e con tempi di produzione strettissimi: questo il sunto dell’assemblea della categoria dei Tessili di Confartigianato Imprese Prato.

“Le nostre aziende terziste – spiega il presidente di categoria, Moreno Vignolini – si trovano a rispondere sempre più spesso a richieste di lavorazioni in tempi al limite del possibile. Tanto che qualcuno parla ormai di vero e proprio ‘pronto moda’ del tessile pratese”. Altra questione molto sentita dalla categoria è quella delle certificazioni, soprattutto di carattere ambientale, che vengono ormai tassativamente richieste alle aziende tessile in conto terzi.

“Per le aziende si tratta ovviamente di un aggravio burocratico non indifferente – continua Vignolini – ma dobbiamo essere consapevoli che il mercato ormai impone queste documentazioni. L’importante è che tali certificazioni vengano valorizzate costituendo anche un vantaggio competitivo per chi le assolve. Come associazione reputiamo sacrosanto che vengano rispettati i criteri ambientali e anzi rilanciamo che medesima attenzione dovrebbe essere posta sui criteri di etica del lavoro: troppo spesso emergono infatti situazioni di drammatico sfruttamento”.

Spiragli per possibili soluzioni sembrano infine trapelare sull’annosa problematica degli scarti tessili, su cui Confartigianato Imprese Prato è fin dall’inizio parte attiva per sostenere e sollevare le aziende.

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