Si sono dati appuntamento in 450 sotto il candido soffitto de La Tessitura di Figino Serenza per parlare di Como e del suo distretto a “Ethixtyle, Benchmarking the future”.
L’evento speciale di ForTextile dedicato alle sfide presenti e future delle imprese tessili, tra innovazione e sostenibilità, è stato un momento di incontro, confronto e condivisione aperto alle aziende e agli attori del settore tessile, con un focus particolare sulla misurazione ESG ForTextile.
Nel corso degli interventi del Fast Fashion Fast Talk è emerso come solo attraverso la misurazione delle proprie performance ESG è possibile valorizzare il Made in Italy. Perché le imprese restino competitive, infatti, oltre a garantire l’eccellenza in creatività, qualità e artigianato, devono sviluppare e coltivare una forte sensibilità verso il rispetto dell’ambiente, delle risorse e del benessere delle persone.
Alla tavola rotonda finale hanno preso parte Anna Fiscale, presidente dell’impresa sociale Quid, che occupa oltre 150 persone in condizione di svantaggio o fragilità, Rita Angela Lutzoni, Supply Chain Sustainability Coordinator di Vivienne Westwood e Riccardo Bullio, direttore industriale Apparel di Dolce & Gabbana.
“Proprio in questi giorni – ha detto Gianluca Brenna, presidente di Confindustria Como – abbiamo dato il via alla nostra core strategy, che si basa su sostenibilità ed education. È stato bello vedere in sala gran parte del nostro distretto, di cui ciascuna azienda è un pezzo fondamentale. L’immagine che emerge è quella di una filiera unitaria e coesa sul tema della sostenibilità”.
Federico Colombo, presidente del Centro Tessile Serico Sostenibile e del Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como, ha ribadito l’importanza per le aziende di misurare le proprie performance di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Infine Andrea Taborelli, presidente del Comitato ForTextile: “Dobbiamo continuare a collaborare e creare sinergie, così come abbiamo fatto fin dalla nascita di questa certificazione, più di venti anni fa”.
