Il diploma della Fondazione Gori come riscatto sociale

Chiusura con consegna dei diplomi per la seconda edizione delle “Borse di formazione-lavoro pelletteria artigiana” della Fondazione Marcello Gori, promosse da Laura, Francesca, Barbara Gori in memoria del loro padre che fondò a Firenze, nel 1950, la Scuola del Cuoio per dare la speranza di un futuro agli orfani della seconda guerra mondiale.

Hanno portato a termine con successo il loro percorso teorico e pratico di nove mesi J.F., Bijan Gooki Zadeh, Bryan Jeremy Gutierrez Ferretti, Ahmad Mohammad, Oscar Renee Salinas Guifarro. Due di loro troveranno lavoro alla Scuola, ad altri è stata offerta la possibilità di proseguire con ulteriori attività di apprendimento.

Le iniziative a favore di chi è in situazioni di disagio promosse dalla Fondazione proseguono nel contesto formativo e occupazionale della pelletteria artigianale: di recente infatti è stato istituito il corso di orientamento “Progetto Cuoio”, in collaborazione con il Comune di Firenze e con il sostegno della Fondazione CR Firenze, coordinato da Rita Balzano, rivolto, tramite un bando, a ragazze e ragazzi tra 18 e 35 anni con fragilità.

Tra i quindici partecipanti al corso, la Fondazione ha selezionato i nove candidati che usufruiranno delle borse 2024-25: Madeleine Brice Ngoueko Deussom, Christelle Metou, Martina Baldini, Sabrina Conti, Emily Makkink, Sabir Amina, Juan Carlos Orellana, Dario Rosini, Gabriela Gonzales.

Anche per loro il percorso sarà della durata di nove mesi, con inizio ad ottobre presso i laboratori della Scuola del Cuoio nel quartiere di Santa Croce a Firenze dove, sotto la guida di Maestri artigiani, avranno l’opportunità di imparare le tecniche della lavorazione manuale della pelle e del cuoio, oltre a seguire alcune lezioni teoriche legate alla comunicazione e agli aspetti normativi per aprire un’impresa, a cura di docenti esperti.

Condividi articolo
Matteo Grazzini
Matteo Grazzini