Cashmere mongolo

Il Cashmere mongolo avrà presto una nuova certificazione

MNFPUGs Sustainable Cashmere, una pmi costituita con finalità sociali, “strategiche e di sistema”, ha ricevuto dalla Direzione Generale Agricoltura del Consiglio della Comunità Europea l’ammissione al procedimento di riconoscimento del “Sustainable Cashmere of Mongolia” per la concessione della certificazione IGP.

La conclusione della procedura è prevista nel corso dei prossimi 6 / 8 mesi. Fautore del progetto è Francesco Saldarini, “Dream Planner” e partner di J.V. MNFPUGs Sustainable Cashmere: “L’avvio del procedimento – spiega – è un riconoscimento del lavoro svolto per accompagnare al mercato le comunità di allevatori nomadi della Mongolia, da dove proviene oltre il 40% della nobile fibra prodotta nel mondo. Si completa un cammino di 19 anni, con 136 milioni di franchi svizzeri di investimenti avviato dall’Ufficio di Cooperazione allo Sviluppo del Governo Svizzero in Mongolia col progetto “Green Gold of Mongolia”.

La joint venture è stata costituita in Italia assieme al sindacato degli allevatori nomadi mongoli, che rappresenta un terzo della popolazione della Mongolia e il 70% di quella rurale: l’obiettivo è intercettare i migliori brand globali del lusso, assicurando alle aziende produttrici italiane la fibra prodotta dalle 1.754 cooperative e Pasture User Groups associate al sindacato.

La trasparenza dell’intera filiera viene assicurata dall’impiego di un sofisticato sistema di tracciabilità, dove vengono registrati i dati relativi ai controlli veterinari del benessere animale delle greggi, e quelli relativi al monitoraggio della rigenerazione dei pascoli.

La certificazione IGP del “Cashmere Sostenibile” di Mongolia quindi permetterà di rafforzarne la distintività nel mondo come brand etico-solidale e come commodity anche finanziaria.

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