Grafico imprese

Il 2019 a Prato, Pistoia e Lucca è nel segno del rallentamento

Non è positivo il quadro che emerge dai numeri della produzione industriale nel primo trimestre 2019 per le aziende dei distretti di Confindustria Toscana Nord. C’è una stasi e per il presidente Grossi è un campanello d’allarme che non deve rimanere inascoltato.

Dopo due anni di variazioni positive la produzione industriale dell’area Lucca, Pistoia e Prato è infatti tornata al livello dell’analogo periodo del 2018 (-0,1%). Un dato migliore rispetto alla media italiana (-1,0%) ma  al tempo stesso preoccupante.

“Il dato della produzione industriale di Lucca, Pistoia e Prato emerso dall’indagine del nostro Centro studi – commenta Giulio Grossi – riflette per il primo trimestre 2019 un contesto economico decisamente peggiorato rispetto al 2018, quando la media annua della produzione segnò +2,7%. La stasi è riferita sia ai mercati internazionali che alla domanda interna. E’ l’andamento dell’economia nazionale a costituire il principale fattore di preoccupazione. Le nostre imprese e il nostro paese si meritano di più di un galleggiamento, nell’ipotesi migliore, o di un lento declino, nella peggiore. I dati sulla produzione industriale costituiscono l’ennesimo campanello d’allarme: non rimanga inascoltato”.

A Prato nello specifico la produzione ha registrato una contrazione del -0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo una media 2018 a +2,5%. Leggermente negativa la produzione tessile complessiva del distretto (-0,1%) come risultato di andamenti con sensibili differenziazioni tra aziende finali e aziende del conto terzi. Più marcatamente negativo il dato del primo trimestre di confezioni e maglieria (-4,6%). In contrazione anche il comparto della metalmeccanica (-1,7%), comprensivo del meccanotessile.

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