Doppio incontro a Roma per i rappresentanti del distretto di Prato che, al Ministero dell’ambiente, hanno portato il tema dei rifiuti e dei sottoprodotti.
Diversi gli ambiti di riferimento dei due incontri: il primo di profilo toscano, con una delegazione, guidata dal consigliere regionale Giacomo Giannarelli, che ha incontrato il sottosegretario Salvatore Micillo; il secondo promosso dalla deputata Erica Mazzetti e che ha avuto come principale interlocutore il capo della segreteria tecnica del Ministero Tullio Berlenghi, di livello specificamente pratese ma alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni.
Analoga, per quanto riguarda il distretto pratese, la composizione delle due delegazioni, con la presenza di Confindustria Toscana Nord, Confartigianato Imprese Prato, CNA Toscana Centro e associazione Astri; al primo incontro hanno partecipato anche Confindustria Toscana e rappresentanti nazionali di Confartigianato e CNA.
Tema comune ai due incontri le norme end of waste per il settore tessile e la gestione delle procedure per i sottoprodotti. Unanime la valutazione positiva dei due incontri, dai quali è emersa – espressa sia dal sottosegretario Micillo che dal capo della segreteria tecnica Berlenghi e dal dirigente Sergio Cristofanelli – una chiara volontà del Ministero dell’ambiente di affrontare i temi che sono stati presentati. Le aspettative delle associazioni pratesi vanno nel senso di una seria presa in carico della questione da parte del Governo: il primo passo sarà un incontro tecnico per capire le possibilità di recepimento delle proposte della delegazione. Le associazioni sono consapevoli che adeguare le norme non potrà essere un’operazione immediata, ma hanno raccomandato di stringere quanto più possibile i tempi per sanare la situazione.
“Abbiamo riassunto le nostre richieste – spiega il presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi – ovvero che sia riconosciuta l’estraneità al mondo dei rifiuti per i residui di lavorazione del tessile reimpiegati nei cicli produttivi, e che per il settore tessile vengano introdotte norme end of waste agevoli da applicare. Bisogna liberare le imprese dal timore di essere sanzionate per inadempienze formali riguardo alla gestione dei rifiuti”.
Valutazione a due volti per Moreno Vignolini, presidente regionale della Federazione Moda Confartigianato: “Da un lato – dice – lo consideriamo positivo per disponibilità e apertura, dall’altro siamo seriamente preoccupati dai tempi previsti per arrivare alla sua approvazione, stimabile in oltre un anno. Riteniamo che tali tempi non siano degni di un Paese civile che lavora per lo sviluppo della propria economia”.
“Sulla gestione del ciclo dei rifiuti e degli scarti tessili – sottolinea il portavoce di Federmoda CNA Toscana Centro, Francesco Viti – non è più tempo di rinvii e inesattezze. Dopo le garanzie ottenute dal Governo, la disomogeneità di risposte piovute dagli uffici tecnici ci lascia quantomeno perplessi e teniamo a ribadire che gli annunci e le dichiarazioni lasciano il tempo che trovano se non sono seguite da atti concreti che offrano al mondo produttivo una spinta reale verso la sostenibilità”.
“Finalmente – commentano Fabrizio Tesi e Sauro Guerri, presidente e vicepresidente di Astri, l’Associazione per il tessile riciclato italiano – siamo riusciti a portare le nostre istanze sui tavoli ministeriali, dopo mesi di lavoro. Le nostre aziende sono oggetto di grande interesse da parte dei brand di tutto il mondo per quello che sappiamo fare: una grande occasione di sviluppo per il settore che non possiamo perdere a causa di una normativa che ostacola il nostro lavoro quotidiano”.