Heritage. Una storia lunga 40 anni

Nel 2015 il Museo del Tessuto di Prato compie quaranta anni e festeggia questo traguardo con una mostra: Heritage. Storie di tessuti e di moda, che rappresenta un viaggio tra le collezioni del Museo, che apre i suoi depositi attraverso una selezione di opere di grande interesse e valore, molte delle quali acquisite o restaurate di recente, oppure poco note al grande pubblico.

L’evento – realizzato con il contributo fondamentale della Regione Toscana (Progetto Prato) – sarà ospitato nella Sala dei tessuti antichi, 400 metri quadri interamente riallestiti per l’occasione.
Nel percorso espositivo, che dal XVI secolo giunge fino agli anni Sessanta del Novecento, tessuti ed abiti, accessori, una selezione di libri campionario, figurini e giornali antichi di moda, bozzetti originali per abiti e rare edizioni.

Tra i pezzi più rilevanti, tre “vesti per sotto” del Cinquecento, esempi rarissimi di intimo dell’epoca per uomo, donna e bambino, che fanno parte di un corredo prodotto per l’aristocrazia; una livrea in lana da uomo ed un gilet ricamato in seta del XVIII secolo, oltre ad uno straordinario e rarissimo esemplare di partitura tessuta della Marsigliese, realizzata in seta al telaio Jaquard a Lione nel XIX secolo; una uniforme della guardia marinara dei Cavalieri di Santo Stefano del XIX secolo.; fino a cinque straordinari abiti femminili sartoriali del Novecento che raccontano l’evoluzione dello stile e dell’eleganza.
La mostra resterà aperta fino al 30 aprile.

Il museo del tessuto, nato nel 1975 all’interno dell’Istituto Tecnico Industriale Tullio Buzzi come collezione di supporto alla formazione dei disegnatori tessili del distretto di Prato, dopo una collocazione temporanea presso il Palazzo Comunale (1998-2002), dal 2003 il Museo ha trovato la sua sede definitiva e naturale presso l’ex opificio tessile Campolmi, acquisito e trasformato dal Comune di Prato in grande polo culturale.
Al 2003 risale anche la costituzione della Fondazione Museo del Tessuto, ente a partecipazione pubblico-privato riconosciuto dalla Regione, istituito con la finalità di gestire il Museo e le sue attività.

Negli ultimi quindici anni di attività, le collezioni del Museo si sono accresciute notevolmente, grazie a centinaia di atti donativi da parte di enti, aziende, associazioni, cittadini e cultori della materia. Il fondo di tessili antichi – costituitosi con la prima, grande donazione da parte dell’imprenditore Loriano Bertini – è in continua crescita, e rappresenta oggi un nucleo di importanza internazionale. Anche la tradizionale raccolta di testimonianze produttive locali si arricchisce continuamente, salvando dalla dispersione gli archivi delle aziende del territorio che cessano l’attività ed effettuando periodiche raccolte di tessuti contemporanei.

In costante incremento anche la raccolta di costumi, accessori ed abiti che dal Cinquecento giungono fino ai giorni nostri, segno tangibile di un progressivo ampliamento degli interessi del Museo verso il tema della moda moderna e contemporanea.
Tra i più importanti donatori si segnalano, oltre a Loriano Bertini – il fondatore del Museo, l’Associazione Ex Allievi dell’Istituto Buzzi, l’Associazione Amici del Museo del Tessuto, il Comune di Prato e la ex Cariprato.

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