Il 2015 conferma Giorgio Armani, fresco insignito del Collare d’oro al merito sportivo come personalità che si è contraddistinta per il suo contributo al mondo dello sport (nella foto la consegna a Roma), sul gradino più alto delle aziende quotabili selezionate da Pambianco Strategie di Impresa e presentate a Palazzo Mezzanotte a Milano.
La decima edizione della “Ricerca sulle Top Aziende Quotabili”, condotta in partnership con EY (Earnst & Young), ha individuato le società italiane che hanno i requisiti tecnici e oggettivi per essere quotate in Borsa in un orizzonte temporale di 3/5 anni, indipendentemente dall’effettiva quotazione: sono 50 (su 850 del campione analizzato) aziende della moda e del lusso (con otto nuove entrate tra le quali Brandy Melville, Herno, DMT e Colmar) e 15 (su 180) dell’arredo e del design.
Giorgio Armani è seguito dal Gruppo Ermenegildo Zegna mentre in terza posizione Stefano Ricci subentra a Dolce&Gabbana. L’analisi della crescita dei fatturati mostra che il settore Moda & Lusso ha raggiunti un +8.8% con un tasso quasi doppio rispetto al settore Arredo & Design (4.6%) Per quanto riguarda invece la performance economica delle top 50 aziende della moda e del lusso e delle top 15 della casa e del design, emerge che la redditività dei due settori è oggi molto simile.
Per le otto uscite dal ranking non significa necessariamente che la loro performance sia stata negativa ma che nella graduatoria sono entrate aziende con una performance migliore. Per le valutazioni sono stati presi in considerazione otto fattori: crescita (2013 su 2010), Ebitda % medio degli ultimi 3 anni, notorietà del marchio, dimensione, export, forza distributiva (negozi diretti), indebitamento e fascia di mercato.