E’ quella dei tessuti tecnici la categoria che traina il settore tessile tedesco con un fatturato di 2,6 miliardi di euro nel 2016 (+7,7% rispetto al 2015) ed una quota sul fatturato complessivo del segmento tessile del 24%. La produzione e il numero delle commissioni nel settore dei tessili tecnici in Germania hanno registrato nel 2016 un aumento rispetto al 2015 rispettivamente del 4,2% e del 2,9%.
Nel complesso invece l’industria tedesca del tessile e dell’abbigliamento rappresenta nel panorama industriale complessivo della Germania, un settore di rilevanza minore, mentre prendendo in considerazione il solo settore dei beni di consumo si colloca in seconda posizione dopo l’agroalimentare. Il maggior numero di aziende si trova in Baviera, nel Baden Württemberg, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, nella Sassonia e nella Turingia e impiegano più di 80 mila persone (53.500 dipendenti nel settore tessile).
Il settore ha chiuso il 2016 con un fatturato complessivo di 17,4 miliardi di euro, di cui 10,8 miliardi di euro derivavano dal tessile (+2,9% rispetto al 2015) e 6,6 miliardi di euro dall’abbigliamento (-3,8% rispetto al 2015). Produzione e volume delle commissioni: in diminuzione nell’abbigliamento il secondo (-2,8) e stabila la prima, controbilanciate da un aumento sia delle commissioni del segmento tessile (+1%) che della produzione del segmento (+1,9%). Nel 2016 le esportazioni tedesche hanno raggiunto 26 miliardi di euro mentre le importazioni tedesche del settore hanno superato i 42 miliardi. L’Italia è la prima fornitrice di tessuti di lana e seta e di stoffe a maglia e seconda per tessuti impregnati e spalmati, tessuti speciali e di fibre vegetali.