La 52′ edizione di Filo ha iniziato a muovere i primi passi da Parigi, dove il salone è stato presentato con un evento all’hotel Castille al quale hanno partecipato numerosi operatori internazionali.
La presentazione è stata introdotta da Giovanni Sacchi, direttore dell’Ufficio Ice di Parigi, che ha ricordato come Filo sia “l’unica rassegna internazionale dedicata all’eccellenza dei filati; una piattaforma di affari con un’ampia varietà di collezioni di altissima qualità, frutto di ricerca e continua innovazione, prodotte nel rispetto dell’ambiente e dei valori etici fondamentali”. Il direttore dell’Ufficio Ice di Parigi si è poi soffermato sul mercato francese: la “Francia è oggi, tra i paesi europei, uno dei principali clienti della filatura italiana, la terza per i pettinati – con acquisti vicini ai 20 milioni di euro nel 2018 – dopo Repubblica Ceca e Regno Unito. Ci auguriamo dunque che l’incontro odierno contribuisca a far conoscere sempre più al pubblico francese le ragioni del successo internazionale della filatura italiana e del suo salone di riferimento Filo”.
Paolo Monfermoso, responsabile di Filo, ha illustrato le ragioni che hanno portato a scegliere la Francia come tappa estera del road-show di presentazione di Filo: “La nostra presenza a Parigi testimonia la volontà di proseguire nel cammino di internazionalizzazione intrapreso da Filo. La Francia è un naturale mercato di sbocco per prodotti di altissima qualità quali sono quelli proposti dai nostri espositori”. Ma a partire dalla 52a edizione Filo si arricchisce di un ulteriore elemento di interesse: il progetto FiloFlow. Come ha spiegato Monfermoso: “FiloFlow è un progetto di tracciatura della filiera, che vuole mettere in evidenza e valorizzare i processi di produzione e i prodotti sostenibili realizzati dalle nostre aziende espositrici. Riteniamo infatti che la sostenibilità ambientale e sociale sia una scelta obbligata per le aziende del tessile-abbigliamento – soprattutto quelle di fascia alta – che vogliono restare competitive a livello internazionale. Nella nostra concezione, la sostenibilità non può che essere realizzata in un’ottica di filiera, perché solo così si può garantire la completa tracciabilità dei prodotti. I nostri espositori hanno risposto con interesse al progetto FiloFlow, e siamo certi che anche i buyer internazionali lo troveranno uno strumento cruciale per individuare i prodotti che meglio rispondono alle loro esigenze”.
Poi è toccato a Nicoletta Bonino, che si è soffermata sui dettagli tecnici per la partecipazione a Filo e sulle iniziative in vista della prossima edizione. Infine Gianni Bologna, responsabile creatività e stile di Filo, ha illustrato le proposte sviluppo prodotto elaborate per la 52a edizione di Filo, ispirate alle “Metamorfosi”.