Filati, la linea della sostenibilita'

Sostenibilita’, certificazione e sportwear: a Premiere Vision Yarns le linee sono tracciate con chiarezza. Anche chi produce filati non può non seguire il trend dell’athleisure che sembra imperversare di fiera in fiera: indumenti creati per il tempo libero e lo sport usati nella vita di tutti i giorni, dall’intimo all’abbigliamento formale. Cosi’ molti dei produttori hanno indirizzato ricerca e collezione in questo senso.

Allo stand di Asahi Kasei la percezione è chiara già guardando i campioni esposti: tessuti fatti con Cupro e Roica e destinati tanto alla lingerie quanto alla maglieria. E il 2017 sembra essere l’anno del Cupro, il materiale che nasce dai linters del cotone (materiali di scarto naturali) nel 1931 e presente, ad esempio, anche nelle nuove collezioni di Filpucci e Lineapiu’: Asahi Kasei, che ha nell’Italia il maggior mercato, tanto da aprire un ufficio in Lombardia, è l’unico produttore al mondo ed a Premiere Vision ci sono molte aziende partner che espongono tessuti fatti con questo filato. In quasi novanta anni la sostenibilità nella produzione di Cupro è ovviamente aumentata: tutti i materiali possibili vengono riciclati, a fine vita Cupro stesso è biodegradabile e tutti i miglioramenti sono certificati.

Roica ha invece fatto il suo debutto parigino ad Avantex, dove e’ stata presentata la collaborazione con Wolford per l’intimo targato Premium Stretch Fiber, che nello stand è vicino tanto a un abito della collezione Marimekko quanto a tessuti fatti per i vari partner, da Brugnoli a Eusebio passando per Jackytex e il Maglificio Ripa, col quale è stato creato Essenza, un book valido per i prossimi cinque anni nato grazie anche al connubio con l’artista italiana Paola Lenski.

Marchi300Si parla di Ecotec invece allo stand di Marchi & Fildi, fresca di certificazione Tessile e Salute in aggiunta alle precedenti come la Oeko-Tex 100 e la GRS. Dopo nemmeno due anni di lancio sul mercato Ecotec ha sette partner accreditati e due adozioni da parte di brand di primo livello: “Nel rapporto impegno-risultati – dice Vittoria Marchi – ci sentiamo soddisfatti perchè vederci riconosciuti gli sforzi in così poco tempo è già motivo di ritorno di immagine e di apprezzamento. Il processo è ancora lungo ma vediamo già un cambiamento di approccio nel mondo del tessile, i paesi del nord europa sono ancora più avanti e negli USA abbiamo già come partner Lana Reale. siamo in fiera per incontrare nuovi clienti, farci conoscere ai brand con le nostre novità”.

Intanto è stato fatto un primo passo verso il consumatore finale, visto che nello stand fanno bella mostra di sè un abito a righe firmato dalla finlandese Marimekko e un poncho che Manifattura CBM ha creato per Eileen Fisher.

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