Anche il terzo trimestre del 2024 si è chiuso con ottime percentuali (+13,1%) per l’export dei distretti industriali e dei poli tecnologici toscani che hanno realizzato 27,5 miliardi di euro di esportazioni con una crescita di oltre 4,4 miliardi (+19,1%), molto più alta della media nazionale (+3,7%).
Ma il sistema moda, secondo l’analisi del Monitor dei distretti di Intesa Sanpaolo, ha fatto da freno, con alcune criticità evidenti dovute alla debolezza della domanda: a indietreggiare sono stati soprattutto il distretto della Pelletteria e calzature di Firenze (-21,5%) e
quello dell’Abbigliamento di Empoli (-7,7%). I risultati dell’area fiorentina sono legati alle maison del lusso e possono essere condizionati anche da politiche distributive e dal processo di riorganizzazione delle piattaforme logistiche: il calo più rilevante infatti si osserva nelle vendite verso la Svizzera (-84,1%) che rivestiva un ruolo di hub logistico, solo in parte compensato da maggiori esportazioni verso Stati Uniti (+27,1%), Cina (+2,5%) e Giappone (+27,7%).
Più contenuto il calo delle esportazioni del Tessile e abbigliamento di Prato (-3,7%), frutto di risultati eterogenei tra le due componenti (tessile -10,7%, abbigliamento +2,5%). Per la Concia e calzature di Santa Croce il calo delle esportazioni (-3,3%) è legato alle lavorazioni più a valle di calzature (-22,4%) che è compensato solo in parte dall’aumento di vendite di concia e pelletteria (+2,0%).