Euratex chiede concorrenza leale anche per Shein

La comunicazione della Commissione europea sul commercio elettronico, adottata dal Collegio dei Commissari, riconosce le sfide poste dall’aumento delle importazioni dirette ai consumatori, in particolare attraverso i mercati online.

Il progetto Reach per i prodotti tessili, segnala Euratex, ha rivelato che il 16% dei 400 prodotti testati non era conforme alla legislazione dell’UE. “Per rispondere a queste preoccupazioni – dice l’associazione europea dei produttori tessili – è necessario rafforzare l’applicazione della legge sui servizi digitali e della legge sul mercato digitale, assicurando che le piattaforme di e-commerce si assumano le responsabilità legali per i prodotti che offrono e che sia garantita una concorrenza leale nel mercato unico. L’eliminazione della regola de minimis e l’anticipazione di parti della riforma del Codice doganale sono fondamentali per colmare le lacune che consentono alle merci non conformi di entrare nel mercato dell’UE senza alcun controllo. Gli investimenti in strumenti digitali come il Passaporto digitale dei prodotti sono essenziali per aumentare la trasparenza, salvaguardare le pratiche commerciali corrette e rafforzare la fiducia dei consumatori”.

Quindi Euratex accoglie con favore la decisione della Commissione di intraprendere un’azione coordinata, insieme alla Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori, contro Shein ed è pronta a collaborare a un Digital Fairness Act per rafforzare la protezione dei consumatori nella sfera digitale.

“Con miliardi di capi di abbigliamento che entrano nell’UE ogni anno – dice il direttore generale Dirk Vantyghem – abbiamo bisogno di un sistema più solido per monitorare la conformità di questi prodotti”.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini