EMI guarda a Oriente

Doppio appuntamento ad est per Ente Moda Italia, con due iniziative diverse: la prima già in atto in Kazakistan e la seconda da mercoledì a Shanghai. Ad Elmaty è iniziata ieri l’undisesima edizione di “Central Asia Fashion”, con una selezione di 10 marchi italiani.

“Central Asia Fashion è diventato un punto di riferimento per la nostra offerta fieristica internazionale – afferma Claudio Marenzi, presidente di Ente Moda Italia – ed è un’efficace piattaforma per entrare in contatto con i mercati dell’area caucasica e dell’Asia Centrale. Le performance del commercio estero italiano verso il Kazakistan, da gennaio a ottobre 2016, hanno fatto registrare risultati interessanti, e l’area “Italian Fashion” è di strategica importanza per presidiare la distribuzione locale e costruire nuovi contatti con gli operatori moda provenienti dai paesi vicini, come Kirgizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan”.

“Il fashion retail kazako – aggiunge Alberto Scaccioni, amministratore delegato di EMI – è un osservato speciale: un sistema sempre sofisticato, con Almaty a fare da fulcro, con una rete di store e mall di fascia alta. Qui il prodotto italiano è molto apprezzato: per questo vogliamo investire in maniera produttiva sulla nostra presenza nel salone, sia in termini d’immagine, sia come azioni specifiche dirette ai compratori locali e ai distributori”. Le aziende presenti sono Blukey, Carla Vi By Grigiombra, Kitana, Le Fate, Manuela Conti, Marilu’, Montaliani, Rinascimento, Rodrigo e Vizio.

Ente Moda Italia e Agenzia ICE saranno invece a Shanghai, in collaborazione con Sistema Moda Italia e Assocalzaturifici, per il terzo appuntamento con “La moda italiana” a Chic. Dopo il successo della prime due edizioni sono 40 i marchi italiani protagonisti nella sezione Fashion Journey (Padiglione 2).

“La Cina è un mercato prioritario nella nuova strategia ICE – afferma il Direttore Generale, Piergiorgio Borgogelli – ed abbiamo quadruplicato l’investimento puntando su un’innovativa strategia omnichannel che integra canali offline ed online, per intercettare le forti dinamiche espansive nei segmenti più importanti per il Made in Italy. E’ questo il momento di fare sistema per esprimere finalmente tutto il potenziale del Made in Italy in Cina recuperando quote di mercato sui nostri competitor.”

“La Moda Italiana@Chic – dichiara Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici – è diventata un punto di riferimento nel panorama fieristico orientale per promuovere il made in Italy oltreconfine. La sinergia tra calzature e abbigliamento è stata premiata dal mercato cinese, sempre più sensibile all’offerta dei prodotti di qualità creati nel nostro Paese. Il lavoro svolto finora, che ha rappresentato una virtuosa operazione di sistema tra i promotori dell’iniziativa, ci ha finalmente premiati”.

Le aziende a Shanghai sono Accademia, Billie Jean, Carnevale Italy 1951, Casheart, Cintelli e Galluzzo, Complit, Dis, Dolcepunta, Ebarrito, Falcotto, Ferruccio Vecchi, Fiore Sassetti, Fontani, Gallia, Georgette, Giorgio Grati, Giovanni Fabiani, Grandifur, Italo Ferretti, Kash, Khrio’, Lacompel di Andrea Landi, Lane D’olimpia, Loriblu, Manzoni24, Mariadelemilano, Naturino, Pomikaki, Royal Row, Sofiag, St.Georges, Stefano Corsini, St-Santandrea, Suprema, Thierry Rabotin, Valentino Orlandi, Vittorio Spernanzoni, Vizio, Voile Blanche, Zodiaco.

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