Stand visitato, gadget distribuiti per i tre giorni di fiera e messaggio recepito: è stata positiva l’esperienza a Première Vision di Ecomood, il progetto di Pratotrade per valorizzare i tessuti più ecosostenibili delle aziende consorziate.
“E’ piaciuta – commenta col sorriso Maurizio Sarti, presidente di Pratotrade – nella sua semplicità, la formula dell’esposizione – in un luogo-chiave di passaggio nella fiera – dei tessuti forniti dalle varie aziende e indicati da queste come particolarmente in linea con i principi dell’ecosostenibilità .Sono stati 200, oltre le aspettative per questo primo esperimento, i visitatori che hanno chiesto informazioni precise e non generiche sull’uno o l’altro dei tessuti esposti. Tutti, naturalmente, invitati poi a recarsi nello stand dell’azienda che aveva realizzato il prodotto. Penso proprio che oltre a fare immagine e promozione abbiamo contribuito in maniera diretta a far vendere più tessuti alle imprese del consorzio . E’ stata vincente la sottolineatura sia del profilo ecologico dei prodotti che della loro connotazione fashion. E’ su questo che, in linea con le finalità del consorzio, vogliamo lavorare: far capire che a Prato, distretto che riciclava le fibre quando al mondo non lo faceva nessuno o quasi, siamo capaci di rispettare l’ambiente e seguire nello stesso tempo le tendenze moda”.
“I visitatori dello stand di Pratotrade – continua Sarti – numerosi sebbene l’affluenza complessiva alla fiera non sia stata delle più elevate, hanno mostrato interesse per i prodotti riciclati e riciclabili e, in particolare, per le certificazioni. Dobbiamo far comprendere il valore del lavoro del distretto tessile pratese. Perché valore c’è, e tanto, nell’ecosostenibilità e nella capacità di fare moda. Il progetto Ecomood vuole contribuire a far crescere questa consapevolezza fra la clientela internazionale”.
Nella foto Maurizio Sarti fra i suoi collaboratori di Pratotrade Lorenzo Incagli e Valentina Niccolai.