Si è interrotta alla fine del primo trimestre del 2022 la corsa del meccanotessile italiano che, dopo mesi positivi, subisce adesso una leggera frenata degli ordini.
-4% la percentuale rilevata, con una flessione più decisa sul mercato interno (-22%) rispetto all’estero (-2%): “Pandemia e conflitto russo-ucraino – spiega il presidente di Acimit Alessandro Zucchi – hanno accentuato il clima di incertezza per tutti gli operatori della filiera tessile. In più il forte rincaro dei prezzi delle materie prime, la loro scarsa disponibilità e l’aumento dei costi di trasporto si sono accentuati”.
Si va verso Itma con attenzione ma a marcia bassa: “Il 2022 sarà un anno di transizione per il settore – continua Zucchi – ma nel frattempo continuiamo a lavorare per rafforzare il posizionamento internazionale dell’industria meccanotessile italiana con le iniziative promozionali realizzate in collaborazione col ministero degli affari esteri e Ice, come l’ultima, l’apertura a fine aprile di un centro italiano di formazione tecnologica per le macchine tessili in Mongolia”