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Distretti toscani, stanno tornando i livelli del 2019

Il sistema moda è ancora in ritardo ma nel complesso il Monitor dei Distretti della Toscana, elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha messo in luce una situazione vicina a quella pre-crisi causata dal Covid.

Nel primo semestre 2021 le esportazioni distrettuali toscane hanno superato i 10 miliardi di euro, con un rimbalzo è del +45,8% rispetto al primo semestre 2020, mentre il divario rispetto al 2019 si è ridotto al -2,1%.

Il sistema moda è ancora a -7,1% e la meccanica a -7,3%. I mercati asiatici hanno trainato la ripresa, con Cina (+34%), Giappone (+24,1%) e Repubblica di Corea (+72,8% rispetto al 2019) che hanno registrato incrementi soprattutto nel sistema moda (+49,4%), che aveva subito il calo più marcato nel 2020.

L’abbigliamento di Empoli ha più che recuperato i valori di vendite all’estero del pre-COVID (+3,3% rispetto al primo semestre 2019) sostenuto in particolare dalla riattivazione dei flussi verso la Svizzera, hub logistico delle case del lusso, e verso Cina e Giappone.

Gli altri distretti della moda invece risentono ancora di un ritardo importante nei confronti del 2019: la concia di Santa Croce sull’Arno è a -22,2%), la pelletteria e le calzature di Arezzo a -34,1%) e il tessile e abbigliamento di Prato con una flessione più marcata nella componente del tessile (-24,3% e -8,0%).

Il meccanotessile di Prato ha mostrato una buona tenuta con valori superiori al 2019 di 5,4 milioni di euro (+14,3%) realizzata in particolare nel mercato americano (+2,8 milioni) e indiano (+2,9 milioni).

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