Filo, le 'Dissonanze' per l'edizione numero 51

Si è chiuso stamani a Milano il roadshow di Filo per presentare la 51′ edizione del salone dei filati in programma a fine febbraio al Palazzo delle Stelline. E proprio nella sede della fiera si è chiuso il trittico di presentazioni, dopo Biella e Prato (nella foto).

Come sempre le parole del direttore del salone Paolo Monfermoso sono state precedute dalle presentazioni delle proposte di sviluppo del prodotto, guai a chiamarle “tendenze”, tanto meno a legarle alla stagionalità, visto che a ragione Gianni Bologna, il responsabile creatività e stile di Filo, ricorda di essere stato tra i primi a non legare materiali e colori alle quattro stagioni, tendenza poi ripresa sempre più spesso anche in altri saloni.

Dopo le celebrazioni per le 50 edizioni per filo è il momento di voltare pagina e guardare al futuro, proseguendo la crescita che ha portato la fiera ad avere ogni spazio disponibile occupato: una tendenza che sembra destinata a ripetersi anche a febbraio, con le aziende italiane e straniere che stanno tuttora inviando le conferme. Confermati anche l’abbinamento con Milano Unica e la presentazione della fiera in Francia, anche se non è ancora sicura la sede: l’appuntamento è comunque per la tarda primavera.

Le proposte sviluppo questa volta sono intitolate “Dissonanze”: Hanno come punto di partenza – spiega bologna – una contrapposizione sempre più presente nella nostra vita quotidiana: da una parte la forza necessaria per il combattimento in molti ambiti della vita, dall’altro la crescente aspirazione alla quiete e al ‘passo indietro’. Per quanto concerne la materia tessile ambedue i temi sono svolti nello spirito della discordanza, dei contrasti, nella ricerca di ibridi, di sovrapposizioni, di profondità diverse nei contenuti estetici, nei materiali e nei colori”.

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