Denim Première Vision manda in archivio la sua edizione milanese, traccia un bilancio ed inizia già a guardare al prossimo futuro, in parte ancora da scoprire.
La due giorni al Superstudiopiù in zona Tortona ha confermato le indicazioni che il salone sta dando ormai da diversi anni: una formula rodata che aggiunge sempre un nuovo tassello, per arricchirsi e dare a espositori e visitatori opportunità sempre nuove di dibattito e confronto.
Una buona affluenza, soprattutto nel primo giorno, ed un apporto “tecnico” di esperti di primissimo livello sono il primo bilancio, in attesa dei numeri ufficiali. La persona più indicata per tracciare un quadro esaustivo è Fabio Adami Dalla Val, responsabile del salone e ormai “memoria storica” di Denim PV.
Da Milano sono arrivate le conferme sperate?
Le prime impressioni sono buone. Non lo dico io ma le persone che mi hanno contattato durante e dopo la fiera e che ascolto sempre per capire la bontà del lavoro. Sono stati confermati i risultati delle ultime edizioni, sia per come è costruita la fiera sia come tipologia di visitatori. Forse abbiamo sofferto leggermente la vicinanza con altri eventi che stanno arrivando, con i brand che sono impegnati su più fronti che si accavallano. Ma qualitativamente è andata forse meglio dell’ultima volta, e come numero di espositori c’è stato l’aumento in linea col nostro progetto di crescita costante, non eccessiva e rimanendo un piccola fiera premium.
Dibattiti e talk sono stati un punto di forza?
Ha regnato sovrano il talk dei grandi titani, che per me è stato emozionante anche a livello personale. Avere insieme Jimmy Taverniti, François Girbaud e Marithé Bachellerie, con Adriano Goldschmied che vediamo un po’ più spesso, è stata una cosa eccezionale e apprezzata. Tutti gli altri talk sono stati interessanti ed hanno avuto un buon riscontro.
Milano era, almeno ufficialmente, alla penultima edizione. Rimarrà sede del salone o arriveranno novità?
C’è un programma, ben definito, che annunceremo a breve dopo aver definito i dettagli col nuovo management di Pv. Milano si è confermata una location adatta al format del salone, abbiamo avuto anche il piacere di ospitare il console François Bonet e l’assessore comunale allo sviluppo economico Alessia Cappello. Migliorarsi è sempre difficile, ma anche stavolta abbiamo aggiunto brand e iniziative che ce l’hanno permesso. Sulle date e le sedi del futuro arriveranno presto notizie.