Dall’integrazione alla cooperazione

Una nuova fase per la convivenza a Prato tra imprenditori cinesi e pratesi: quella della cooperazione. E’ quanto ha affermato il prefetto di Prato, Maria Laura Simonetti nel corso del convegno delle attività inserite nel Progetto Prato della Regione Toscana e messe a bando dalla Provincia di Prato che, investendo fondi europei per quasi mezzo milione di euro ha attivato le azioni ASCI e FACE e coinvolto 170 aziende straniere che volontariamente hanno avviato un percorso di regolarizzazione.
“ASCI e FACE hanno fatto molto per le imprese e la comunità cinese– ha detto Wang Fuguo, Console generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze – Si tratta di un modello eccezionale, su misura per le aziende straniere, da esportare in tutta Italia”.
Intanto alcuni degli strumenti informativi creati dal progetto stesso, i video animati sulle norme di sicurezza ispirati ai cartoni popolari in Cina, sono sbarcati sulla tv cinese. Molly l’imprenditrice e i suoi consigli per la buona azienda sono stati trasmessi da un canale come esempio di informazione sulla sicurezza. Ne ha dato notizia proprio il Console ieri pomeriggio.
“Il lavoro di squadra, la rete creata fra enti e associazioni, e soprattutto la collaborazione stretta con il Consolato – ha ribadito il vice presidente della Provincia Emiliano Citarella – possono essere la chiave di volta del futuro imprenditoriale del distretto”. E dopo tanti plausi il vicesindaco del Comune di Prato Simone Faggi ha guardato alle necessità pratiche ed ha affermato che saranno richieste a Regione Toscana risorse per proseguire questa attività.
Intanto la Regione Toscana per bocca di Mario Soli, responsabile del Progetto Prato, ha annunciato l’allargamento dell’azione al territorio dell’area vasta toscana.
Venendo all’aspetto pratico, i capisaldi del progetto sono il modello e il rapporto fiducia con le aziende: sono stati creati servizi integrati che accompagnano l’emersione volontaria, è stata rafforzata la rete, composta da Regione, Provincia, Università, Cna, Confartigianato, Unione industriale, Confesercenti e Cooperazione sociale, è stato potenziato il dialogo con la Comunità cinese e le istituzioni che la rappresentano, in primo luogo il Consolato.
Ad oggi sono 41 le imprese già in fase avanzata nel percorso di regolarizzazione, per il quale sono stati messi in piedi 12 percorsi formativi per 165 fra lavoratori e imprenditori cinesi sui temi della sicurezza, quasi 500 ore di consulenza per la regolarizzazione delle imprese e 50 check up aziendali eseguiti in aziende a titolarità cinese. Sono stati messi a punto anche alcuni strumenti innovativi. Anzitutto i video educativi in lingua italiana e cinese realizzati con la tecnica del cartone animato Molly l’imprenditrice – Consigli per la buona impresa, disponibili in streaming su youtube e condivisi su WeChat. E poi il software informatico bilingue (cinese – italiano) La tua azienda allo specchio – Consigli per la buona impresa, accessibile anche da smartphone e tablet, che sotto forma di gioco sensibilizza l’utente ai temi della sicurezza e igiene sul lavoro, alla corretta gestione ambientale, alla fiscalità e contrattualistica. Infine una pubblicazione bilingue (italiano e cinese) su Come consumare correttamente i pasti in azienda.

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