L’accordo sulla deforestazione maturato alla Cop26 di Glasgow è sicuramente un passo avanti per la salvaguardia dell’ambiente e degli alberi.
A distanza di sette anni dall’accordo di New York, sottoscritto da 40 Paesi, a Glasgow sono stati ben 114 le nazioni che si sono impegnate, anche economicamente, per recuperare i terreni danneggiati, gestire gli incendi e supportare le comunità che abitano nelle foreste.
Un accordo da 19,2 miliardi di dollari, uno dei pochi che ha messo d’accordo così tanti Stati, che coinvolge anche il Brasile, con la sua Amazzonia, e la Russia, che ospita le foreste più estese del mondo, e che prevede lo stop alla deforestazione entro il 2030.
Il legame tra questa intesa e il mondo del tessile e della moda è presto fatto e riguarda anche l’impegno che possono mettere in campo i big del settore: utilizzare risorse che non danneggiano l’ambiente, tanto più in modo diretto, come può essere il taglio di un albero.
E’ un impegno che Monvania conferma ogni anno usando filati di viscosa proveniente da polpa 100% cotton Linter; certificati RCS (Recycled Claim Standard). Unica qualità di viscosa che evita di utilizzare polpa di legno (proveniente da qualsiasi foresta).
Questa scelta consapevole ha permesso a Monvania di salvare 790 alberi ad alto fusto, di età media di 40 anni, dal taglio.
Ovviamente il coinvolgimento attivo dei brand – la parte più determinante nell’offrire una scelta a consumatori sempre più consapevoli – è un fattore essenziale.
Perché lo stop alla deforestazione possa iniziare da subito per tutti gli alberi, per tutte le foreste.