C’è stato spazio anche per l’etica nel mondo dell’industria in Now, festival del futuro sostenibile che, a Villa Erba di Cernobbio, ha ospitato il convegno dal titolo “La sostenibilità fa business” organizzato da Unindustria Como e Camera di Commercio di Como.
Ha aperto il convegno Marco Taiana, vice presidente di Unindustria Como con delega alla sostenibilità, che ha sottolineato come l’industria manifatturiera sia sempre più orientata verso prodotti eticamente sostenibili volti a soddisfare le esigenze di consumatori più consapevoli ed eticamente esigenti. È stata poi la volta dell’intervento di Marco Brusati, dell’Unità di Studi interdisciplinari per l’Economia Sostenibile dell’Università Carlo Cattaneo, che ha dato una definizione di sostenibilità come un’azione quanto più consapevole per mantenere in vita e far durare il più a lungo possibile un sistema, qualsiasi esso sia.
Ma com’è possibile far perdurare un sistema? La necessità è mitigare i rischi che impattano sulla continuità di questo sistema. I rischi, parlando d’impresa, appartengono a 4 dimensioni: economica, ambientale, socio-culturale, etico-morale. Ma, venendo alla sua declinazione aziendale, principalmente la sostenibilità è un cambiamento culturale, un nuovo paradigma di conduzione aziendale. Brusati ha poi evidenziato il potenziale di trasformazione della sostenibilità in vantaggio (non solo economico ma anche distintivo).
La seconda parte del convegno ha visto per protagonisti i rappresentanti di tre aziende del territorio che da tempo investono nella sostenibilità: Claudio Gerosa, vice presidente della Cellografica Gerosa e vice presidente di Unindustria Como, Plinio Agostoni, vice presidente di Icam, e Maurizio Ribotti, responsabile comunicazione e marketing di Canepa hanno raccontato i propri casi aziendali.
Ribotti ha raccontato gli sforzi Canepa nel processo di sostenibilità. Già nel 2007, prima della crisi mondiale, l’azienda ha deciso di affrontare un tema che per un’azienda tessile ha ritorni a lungo termine. Canepa ha puntato i propri sforzi sul risparmio di acqua e di energia, evidenziando numeri che cominciano a dare ritorni anche economici. Ma la cultura della sostenibilità deve ampliarsi dai singoli all’intera comunità in modo da contagiare più soggetti possibile. Gli sforzi di Canepa sono stati anche quelli di racchiudere i brevetti della sostenibilità sotto un unico marchio ora ben riconoscibile.