Cna Federmoda

CNA Federmoda racconta la moda italiana a Grégoire

Firenze ha fatto da scenario all’incontro tra Cna Federmoda e una delegazione governativa francese guidata dalla ministra Olivia Grégoire in missione di studio in Italia.

Una rappresentanza del mondo imprenditoriale italiano ha scambiato pareri nella sede di Cna con la ministra delle imprese, del turismo e del consumo, focalizzando il punto sulla produzione della moda italiana, con particolare attenzione al segmento del tessile abbigliamento.

La missione della delegazione transalpina contribuirà alla preparazione del “piano moda” nell’ambito della strategia nazionale francese, che vuol rafforzare l’accompagnamento delle nuove marche ad alto potenziale commerciale e industriale, migliorare la competitività della catena di valore, in particolare quella della fabbricazione dell’abbigliamento e affrontare le sfide dell’innovazione (transizione ecologica dei processi e delle materie, intelligenza artificiale).

Cna ha ricevuto i rappresentanti del Governo francese col presidente nazionale Marco Landi, Antonio Franceschini, responsabile nazionale di Cna Federmoda, Luca Tonini, presidente di Cna Toscana col direttore Antonio Chiappini, Paolo Pernici, presidente di Cna Federmoda Toscana, Agnese Fazolo, presidente di Cna Federmoda Firenze e Tiziana Trillo, coordinatrice della stessa Cna Federmoda Firenze.

“Abbiamo avuto un articolato confronto – ha dichiarato Antonio Franceschini – utile a comprendere l’attenzione che la Francia sta dedicando al settore nell’ottica di rilanciare una politica industriale che ponga attenzione alla manifattura di questo settore”.

“È interessante vedere come i francesi nonostante la loro potenza nel settore moda data dalla proprietà di grandi brand – evidenzia Marco Landi – siano interessati a comprendere la forza che il nostro Paese esprime nel tessile, abbigliamento, pelletteria e calzature grazie al sistema diffuso di artigianato e PMI”.

“Ringraziamo la ministra Grégoire – ha detto Luca Tonini – e sono convinto che per uscire dalla crisi una delle strade sia quella di attuare collaborazioni, non solo a livello nazionale, ma anche con gli altri paesi europei, primo fra tutti proprio la Francia con cui da sempre le nostre imprese hanno una particolare affinità. Mi auguro che questo sia il primo passo per una collaborazione forte e continuativa”.

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