Sheen of Charming Star

Charming Star, un lungo ponte tra tradizione e innovazione

Con la crescente consapevolezza della protezione dell’ambiente CMS Textile Machinery ha introdotto nel mercato del meccanotessile il concetto di risparmio energetico e della riduzione delle emissioni di carbonio, aggiornando la maggior parte delle attrezzature meccaniche con macchine completamente controllate da computer, riducendo la domanda di elettricità, migliorando l’efficienza del lavoro e assicurando il funzionamento intelligente dell’industria tessile.

Charming Star è specializzata in attrezzature per le macchine di ritorcitura e per macchinari per campioni tessili, ma fornisce anche vari filati di fantasia e funzionali. Ha investito nella ricerca e nella progettazione per la lavorazione e la trasformazione delle materie prime, fornendo ai clienti piccole macchine campione.

In campionario anche varie macchine per la roccatura di precisione e macchine per la torsione di fantasia per migliorare i filati, ma l’azienda fornisce anche idee per interi impianti e servizi integrati.

E proprio nella tradizione di Taiwan sembra scolpita la personalità di Stella Sheen, General Manager dell’azienda. “Non mollare mai e vivi con gusto” è il suo motto, accompagnato da un senso di ottimismo, che non l’ha abbandonata neppure nei momenti della pandemia.

Quali sono le novità presentate a ITMA?
Un sistema di servoazionamento che aumenta l’efficienza di lavoro e riduce la potenza del motore.

Sheen of Charming Star
Stella Sheen

Che differenze notate tra i mercati europei e quelli asiatici?
Il divario del costo della manodopera nel mondo si sta riducendo. Anche se, a causa delle conoscenze tecniche più elevate che esistono da molto più tempo in Europa e del costo del lavoro più elevato, il mercato europeo richiede macchine più avanzate. Tuttavia le fabbriche asiatiche hanno una visione internazionale e le fabbriche di alta qualità hanno richiesto l’uso di macchine avanzate, a risparmio energetico e a riduzione delle emissioni di carbonio.

Come avete gestito il difficile periodo della pandemia?
Mantenendo un atteggiamento positivo e facendo un proficui lavoro di aggiustamenti interni. Abbiamo rafforzato la ricerca e lo sviluppo e migliorato il servizio post-vendita per offrire il miglior supporto possibile a tutti i clienti. “Ho detto ai miei dipendenti di non affrontare quel momento con paura – racconta la manager – e dopo la pandemia il numero di clienti era addirittura aumentato. Non abbiamo cercato di aumentare le vendite ma abbiamo potenziato il servizio”.

Come affrontate il tema della sostenibilità ambientale?
Utilizzando strutture a risparmio energetico, sviluppando prodotti nella stessa ottica e riducendo le emissioni di anidride carbonica.

Cosa vi aspettate dalla partecipazione a ITMA in termini di business e visibilità?
Arriveranno forse meno visitatori ma vedremo i clienti più coraggiosi e desiderosi di rompere lo status quo.

Parteciperete alla prossima edizione di ITMA Asia?
Sì, saremo certamente presenti. Qui a Milano abbiamo esposto, per ragioni logistiche, di tempi e di costi, un solo macchinario, mentre a Shanghai andremo con quattro.

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