Manca meno di un mese all’entrata in vigore dell’obbligo assicurativo per i danni catastrofali per le imprese, introdotto dalla Finanziaria 2024.
Un obbligo che riguarda le imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, relativamente ai danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio.
Il decreto prevede la proporzionalità delle polizze al diverso grado di rischio del territorio, ma anche una politica di sconti legata alla capacità delle imprese nell’adottare misure di sicurezza.
In caso di inadempimento se ne terrà conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di calamità naturali, mentre gli immobili abusivi non possono essere assicurati.
Una questione sulla quale l’Unione Industriale Biellese ha preso posizione col direttore Pier Francesco Corcione: “Confindustria ha contestato alcuni aspetti della norma e ha proposto un emendamento per ottenere una proroga – dice – ma l’obbligo risulta confermato. Viene scaricato sulle aziende il costo di coprire i rischi dei danni causati da eventi catastrofici che, a volte, dipendono o sono aggravati dall’incuria pubblica. E ci sono conseguenze per le aziende che non dovessero assicurarsi. Di più, si profila anche il rischio che il sistema bancario valuti la mancata assicurazione come un implicito aumento esponenziale della rischiosità aziendale con conseguente stretta sul credito. Per tutte queste ragioni è essenziale una modifica del decreto”.