Per Carlo Piacenza la nomina a presidente dell’Unione Industriale Biellese è arrivata in un momento delicato, fatto di scelte importanti, ma guai a parlare di “inizio in salita”. 61 anni, imprenditore e titolare della storica azienda di famiglia, da luglio in carica al vertice della UIB, vede piuttosto il lato positivo: “Direi invece che sono partito in discesa – dice – perchè abbiamo preso subito scelte forti ma ponderate da tutti”. Il riferimento è alle date della prossima edizione estiva di Milano Unica (potrebbe essere dall’11 al 13 luglio, ndr): “Durante l’inaugurazione di Filo – spiega – ho parlato di decisione sofferta che va incontro alle esigenze del mercato”.
Quindi il percorso per arrivare a portare Biella dalla parte di chi voleva luglio è stato tortuoso?
No, è stato un momento di dialettica. non si può nascondere che c’era e c’è una minoranza, composta soprattutto da aziende medio-piccole che fanno tessuti fantasia, che voleva restare a settembre ma la grossa maggioranza, dopo le consultazioni in Ideabiella, si è schierata per luglio. Chi voleva settembre ha fondate ragioni legate agli aspetti tecnici e lavorativi perchè le tempistiche in effetti cambiano molto.
Cambiano anche per i filatori e lei lo ha sottolineato.
Per forza. Se noi chiediamo il filato per iniziare prima le collezioni loro devono essere pronti a darcelo. per questo ho parlato di coesione e di sforzi comuni per adeguare i tempi della ricerca e della produzione. Un lavoro comune è necessario per fare sistema.
Che impatto si aspetta sulle aziende?
E’ un passo che va fatto coscienti che ci saranno difficoltà e che bisogna farsi trovare preparati. Comunque quello dell’anticipo non è un patto scritto col fuoco ma un tentativo che andava fatto. Dovesse andare male, come ha detto anche il presidente di Milano Unica Botto Poala, siamo pronti a fare un passo indietro.
C’è la possibilità che la minoranza di biellesi scontenti faccia un pensierino a Première Vision di settembre?
In realtà molte di queste aziende vanno già a Parigi e quindi questa prospettiva non si presenterà. Credo anche che una fiera non escluda l’altra. Milano Unica è il salone per l’uomo che sta diventando il leader tra i saloni mondiali e che sta facendo crescere anche la donna, per la quale però Parigi rimane insuperabile.
Che prospettive vede per il tessile-abbigliamento italiano?
Siamo l’unica nazione nel mondo occidentale con la filiera completa. La potremo mantenere solo facendo innovazione. E questa è una capacità che tutto il mondo ci invidia.