Il presidente di CNMI, Carlo Capasa, ha presentato l’Inclusion and Diversity Manifesto, un manifesto in 10 punti, con l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza all’interno delle aziende del fashion e sensibilizzare i consumatori finali sul tema di inclusione e diversità. È un decalogo messo a punto dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e presentato al Teatro Girolamo di Milano in occasione del talk ‘Including Divesity’, alla presenza della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
“Inclusione e diversità creano valore aggiunto – ha spiegato il presidente di Camera Moda, Carlo Capasa – Due anni fa abbiamo chiesto alle maggiori maison italiane di partecipare a un tavolo di lavoro chiamato ‘Hr&Education’ con l’obiettivo di esplorare i trend delle human resources nelle aziende italiane, raccogliere esigenze e trovare soluzioni. All’interno del dibattito generale ci sembra che oggi più che mai debbano trovare spazio i temi di diversità e inclusione. Siamo convinti che la moda possa e debba interpretare un ruolo speciale nella pratica dell’accoglienza e nell’inclusione della diversità, a ogni latitudine”.
Capasa ha sottolineato che la moda, oltre che un business, è anche un fenomeno quotidiano che in varie forme coinvolge persone di diverse etnie, culture e credenze e tocca da vicino le nostre esistenze e il nostro stile di vita. “Il settore fatica a riflettere sulla varietà delle diverse origini etniche e stili di vita all’interno del proprio capitale umano in tutti i livelli stili di vita – continua – Ci vuole un cambiamento in questa direzione, un cambiamento imprescindibile perché dobbiamo continuare ad avere il ruolo di guida che da sempre contraddistingue il nostro settore”.
Il manifesto, redatto anche grazie al contributo di Kimberly Jenkins, professoressa di moda e costume alla Parsons School of Design, indica un percorso di trasformazione delle politiche aziendali per renderle più inclusive, partendo dai concerti di etnia, genere, orientamento religioso e sessuale, età, abilità mentali e fisiche, nonché condizioni socio-economiche ed è frutto del lavoro del Tavolo di CNMI ‘Hr & Education’.