Segnali positivi per l’industria di Vercelli e della Valsesia secondo i dati dell’indagine previsionale tra le aziende associate per il secondo trimestre 2016.
Migliora il saldo tra imprenditori ottimisti e pessimisti per quanto riguarda la produzione totale, si assiste invece ad un peggioramento sul fronte dell’andamento dell’occupazione: rispetto ad inizio anno il saldo da 7,23 indietreggia se pur sempre in terreno positivo a quota 3,23 in controtendenza a quanto succede a livello regionale, dal momento che il relativo indicatore da 2,30 passa a 5,60. Positivo l’andamento degli ordinativi. In particolare, le previsioni, per l’acquisizione di nuovi ordini da -1,22 risale a 2,15; a livello regionale le aspettative sono ancora migliori, dal momento che il saldo da 4,20 arriva a 9,30. Lo stesso vale per l’export: il saldo da 0 passa a 4,11 e a livello regionale da 10,30 sale a 12,30. Di conseguenza, il carnet ordini per oltre il 50% del campione è sufficiente a coprire da 1 a 3 mesi di produzione e per oltre il 18% da 3 a 6 mesi.
Va riscontrato, inoltre, un aumento ulteriore della propensione agli investimenti, indicatore importante, come l’export per valutare lo stato di salute di un’economia: oggi il 30% degli intervistati dichiara di volere intervenire sostanzialmente sulla propria dotazione di macchinari ed impianti: questo è senz’altro un segnale positivo.
Buono anche l’andamento degli incassi rispetto ai termini di pagamento pattuiti dato che oltre il 50% ha affermato di registrare un andamento “normale” dei corrispettivi; in particolare, le tempistiche di attesa per i pagamenti restano sostanzialmente invariate: a dicembre i giorni di attesa per gli incassi dei privati erano 82, oggi si parla di 85 mentre dagli enti pubblici si passa da 102, a 115 giorni.
Per quanto riguarda il ricorso alla cassa integrazione si ha una riduzione in merito al suo utilizzo con il 79,35% del campione che non prevede di utilizzarla; ciò è indotto sia dal miglioramento del ciclo economico che da nuove limitazioni all’utilizzo degli ammortizzatori in vigore dall’inizio del corrente anno. In linea con il Primo trimestre il dato relativo alla media di utilizzo degli impianti, pari a 68,87% (a gennaio era pari a 69,58%). Ancora basso, invece, il saldo tra imprenditori ottimisti e pessimisti in merito alla redditività che pur migliorando resta in territorio negativo: l’indicatore da -13,41 passa a -7,53.
Guardando ai singoli settori, quello che in generale risulta meglio impostato è il metalmeccanico. Sostanzialmente positivo l’andamento del settore tessile e abbigliamento: il saldo per la produzione industriale da quota 18 scende a 15, mentre quello per l’occupazione resta a 0. Bene anche le previsioni per le esportazioni: il saldo tra imprenditori ottimisti e pessimisti passa da 0 a 23,08.