Biella, poi Prato, poi ancora la Cina e infine Como. Chi pensava che le fatiche di Ercole, inteso come Botto Poala, presidente di Milano Unica, fossero terminate con la scelta della data per la prossima edizione estiva (11-13 luglio, è ufficiale) si sbagliava. L’imprenditore e leader della fiera milanese è andato oggi a Prato per incontrare gli espositori dell’edizione di settembre e ascoltarne apprezzamenti, critiche e suggerimenti: “So già che criticheranno la mancanza di indicazioni chiare e segnaletica all’interno dei padiglioni – ha detto – ma nel complesso mi aspetto anche apprezzamenti per la scelta di andare a Rho”.
Sarebbe un vero peccato se uno venisse a Milano con un’offerta parziale per poi completarla a settembre a Parigi
Il saldo è comunque positivo ed in più c’è il ‘bonus’ della scelta di luglio a discapito di settembre, nel pieno rispetto della linea indicata dai pratesi: “In realtà l’appoggio su luglio è stato vasto – ha continuato – e non starei ancora a parlare di singoli distretti. Noi abbiamo il privilegio di rappresentare tutto il made in Italy ed è così uniti che ci dobbiamo presentare al mondo. Sono qui per ascoltare ma anche per chiedere a tutti di farsi trovare pronti per luglio, con le collezioni complete. Sarebbe un vero peccato se uno venisse a Milano con un’offerta parziale per poi completarla a settembre a Parigi. E per essere pronti bisogno organizzarsi e attrezzare la filiera, rivedendo magari il concetto delle ferie di agosto, che servivano per consentire agli emigrati dal sud al nord di tornare a casa nel mese più caldo ma ora questa necessità non c’è più, in tutto il resto del mondo d’agosto si lavora”.
Confermata anche la sinergia con altre fiere, ancora da individuare. La formula per il successo è chiara: “Sarà una fiera vincente – ha spiegato il presidente di Milano Unica (nella foto col presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi) – solo se verranno i clienti stranieri. Sugli italiani siamo già sicuri, lo abbiamo verificato con Prima ma sappiamo che se l’offerta sarà all’altezza delle nostre aziende verranno anche da fuori Italia. Giapponesi e coreani ci hanno confermato la presenza come espositori con le loro aree. Mi aspetto non meno espositori che nello scorso settembre, magari anche di più”.
Per settembre Milano Unica ha già in mente, con il supporto di Ice Agenzia e Governo, di realizzare uno spazio tendenze della stagione successiva in una location nel cuore della Fashion Week. Ma proprio a settembre potrebbe succedere che le aziende di Ideabiella, trovandosi con un calendario più libero, possano volgere lo sguardo a Première Vision: “Delle 35 ascoltate – precisa subito Botto Poala – solo una ha ipotizzato di andare a Parigi ed è una di quelle che fa prodotti per la collezione donna”.
Alle porte c’è Shanghai, la prossima settimana, e lì qualche numero è in calo: “La flessione di adesioni – conclude Botto Poala – riflette il mercato. I nostri espositori sono troppo emozionali e guardano troppo il PIL, che ora è al 6 dopo essere stato al 9. Ma in Cina ci sono più nuovi ricchi ora che quando il PIL era più alto; credo che chi sarà con noi (una settantina di aziende, ndr) è chi ha capito come funziona quel mercato, che non è facile e che richiede cura del cliente e rapporti personali anche dopo la fiera. Quella cinese è la prima generazione di imprenditori, non è come in Italia o negli USA. E a proposito di date non è escluso che col nostro partner Messe Frankfurt non si possa cambiare qualcosa anche lì…”.