E’ ancora all’insegna dei numeri negativi l’indagine congiunturale dell’Unione Industriale Biellese sulle previsioni per il primo trimestre del 2021. C’è però un attenuarsi del pessimismo, con una sostanziale stabilità rispetto al trimestre precedente che consente un lento ma costante miglioramento delle aspettative.
Dovrebbero arrivare poi in estate i primi timidi segnali di recupero sui mercati internazionali. L’indagine dice che il saldo ottimisti/pessimisti sulla produzione industriale è -20,3% (da -28,2%), quello sull’occupazione è -16,3% (era -16,9%), il dato sugli ordini totali è -18,7% (da -34,7) e infine quello sugli ordini dall’estero -10,8% (nel trimestre precedente -27,9%).
Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib con delega all’economia di impresa, sviluppo delle filiere e sostenibilità ha commentato: “Il tessile è stato, a livello nazionale, fra i più colpiti dalla pandemia. Ad essere più penalizzati in questi mesi sono stati in generale i settori più interconnessi con le filiere internazionali di creazione del valore: un altro tratto che distingue la nostra manifattura. Perciò il Biellese sta faticando a risollevarsi. Iniziative come quella dell’onorevole Pella sono la chiave di volta per la ripresa dell’economia locale”.