Carnevale è finito da un pezzo ma a Biella e Vercelli gli scherzi, stavolta per niente innocui, vanno avanti. La Camera di Commercio unificata segnala infatti che negli ultimi mesi sono aumentate le segnalazioni di imprenditori che hanno saldato indebitamente o che hanno dei dubbi riguardo a bollettini che hanno ricevuto in ufficio e che richiedono pagamenti urgenti per fantomatici “adempimenti” pubblici.
“Si tratta di truffe vere e proprie – dice Gianpiero Masera, segretario generale della Camera di Commercio di Biella e Vercelli – e tentativi di estorcere denaro alle imprese (spesso a quelle appena nate, che quindi non hanno ancora esperienza nel vagliare queste comunicazioni) inducendole a credere che siano tasse o versamenti obbligatori. Si tratta di lettere, accompagnate da bollettini precompilati con tutti i dati dell’azienda, che scrivono con grande evidenza i riferimenti a enti o adempimenti noti (spesso la Camera di Commercio, ma anche l’Ufficio Brevetti e Marchi, il Registro delle Imprese e così via) e in caratteri minuti il servizio vero e proprio che si va a pagare e sottoscrivere, che ovviamente non ha nulla a che fare con gli enti sopra citati”.
Sono state spesso avviate le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha già condannato diversi soggetti per queste truffe, comminando anche multe piuttosto consistenti. Sul nostro sito della camera di commercio è stata predisposta una sezione apposita dove si trovano gli ultimi aggiornamenti su questo fenomeno, e anche i nomi dei soggetti condannati.