Biella piange Alberto Barberis Canonico

L’industria biellese saluterà sabato 12 aprile nella chiesa di San Giuseppe a Pratrivero Valdilana una figura esemplare degli ultimi decenni: è mancato Alberto Barberis Canonico, che avrebbe fra poco compiuto 86 anni. Ingegnere e nominato Cavaliere del lavoro dal presidente Mattarella nel 2018, Alberto Barberis Canonico era amministratore delegato della holding Lanificio Vitale Barberis Canonico SpA e presidente del consiglio di amministrazione della Vitale Barberis Canonico SpA, azienda di famiglia fondata nel 1936 la cui attività laniera risale al 1663 e oggi leader mondiale nella produzione tessile e nella lavorazione di lane pregiate. Sotto la sua guida l’impresa ha avviato una strategia di crescita centrata sulla riorganizzazione del lavoro e sull’innovazione di processo e di prodotto. Analoga dedizione alla ricerca delle lane più pregiate con studi dei mercati all’origine e viaggi in Australia, dove nei primi anni ’70 ha aperto prima un ufficio, come presidio per i contatti con gli allevatori, fino a dar vita successivamente a “Pyramul Pastoral”, la società che gestisce le fattorie aziendali. Attento anche alla tutela dell’ambiente, ha avviato lo studio di uno dei primi impianti di depurazione delle acque reflue.

Ricca anche la sua partecipazione alla vita associativa: è stato vice presidente UIB dal 2001 al 2005, nella squadra dell’allora presidente Ermanno Rondi: “Un uomo “duro” con tutti ma soprattutto con sé stesso – commenta il direttore generale Uib, Pier Francesco Corcionecritiche sempre costruttive, certamente molte, mai un complimento. Il suo modo per riconoscerti era di continuare ad ascoltarti e a colloquiare con te. Un imprenditore di visione, molto determinato e capace di azioni “senza sconti”, in nome di un’etica del lavoro che certamente rimpiangeremo”.

Partecipe anche il ricordo di Paolo Barberis Canonico, attuale presidente dell’Unione Industriale Biellese: “Per me Alberto era prima tutto parte della famiglia, un grande uomo che è sempre stato un esempio straordinario per tutti noi. E’ stato anche un grande imprenditore, che ha saputo guidare l’azienda con lungimiranza, carisma e visione. L’impronta che ha dato al lanificio e il fatto che fosse parte attiva per e con la comunità, in particolare il paese di Pratrivero, è un’eredità che continuerà a vivere”.

 

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