"Basta pellicce", appello agli studenti di moda

Anche la Peta sottoscrive l’appello dei giovani designer di successo per chiedere agli studenti di moda di non farsi corrompere dall’industria delle pellicce.

“Il futuro della moda sta nei materiali che rispettano l’ambiente e gli animali, non nella pelliccia” scrive la Peta con otto nomi della moda nella lettera mandata agli aspiranti stilisti del centro internazionale di moda Central Saint Martins. Hannah Weiland di Shrimps, Faustine Steinmetz, Vika Gazinskaya e Felder Felder sono tra quelli che chiedono ai talenti emergenti di rifiutare offerte provenienti dalle aziende che propongono pellicce agli studenti in cambio per una sponsorizzazione delle loro collezioni.

“Fortunatamente – dice la lettera – non c’è alcun bisogno di contribuire al barbaro trattamento degli animali praticato dall’industria delle pellicce per avere successo nel mondo della moda. I materiali etici sono più richiesti che mai, e il numero in crescita degli stilisti fur-free sulle passerelle internazionali è una chiara indicazione del fatto che è possibile essere coraggiosi quanto innovativi e conquistare le passerelle senza nuocere agli animali”.

L’86% delle collezioni A-I 2016 della Settimana della Moda di Londra escludeva le pellicce, e sondaggi recenti mostrano che il 95% del pubblico britannico si rifiuta di indossare questo materiale dalla crudele produzione.

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