Filatura

Albini, la collezione arriva dalla nuova filatura

Riassetto, crescita e futuro ancora migliore. E’ questo il tris calato da I Cotoni di Albini a Filo nel presentare la nuova collezione. La società del Gruppo Albini, dopo aver chiuso il 2016 con un fatturato di quasi 20 milioni di euro (in crescita del 14,3%) conferma per il 2017 un andamento positivo superiore al 10%. I risultati sono il frutto non solo della recente riorganizzazione e ottimizzazione con il trasferimento a Mornico al Serio nello stabilimento Filatura Prealpina, ma anche delle sinergie e del reciproco scambio di know-how con il Gruppo Albini stesso.

Col riassetto l’azienda ha rafforzato il controllo diretto dell’intera filiera produttiva, dalle materie prime al tessuto finito: “L’obiettivo del riassetto – spiega l’amministratore delegato de I Cotoni di Albini, Daniele Arioldi – era rendere la produzione più flessibile e veloce per poter rispondere tempestivamente ai bisogni del mercato che richiede sempre più articoli diversificati, lotti di produzione più piccoli e lead time ridotti. L’80% delle richieste viene soddisfatto just in time. Nata per produrre filati destinati al gruppo, I Cotoni di Albini si è anche aperta al mercato della maglieria, della calzetteria di altissimo livello, della biancheria per la casa e dell’arredamento di qualità, portando la quota del fatturato di clienti diversi dal Gruppo Albini a oltre il 60%”.

I Cotoni di Albini ha adesso una quota export del 50%. “L’eccellente integrazione tra il Gruppo Albini e la controllata I Cotoni di Albini – spiega il presidente del gruppo, Silvio Albini – ha generato una feconda cross fertilization, che si è tradotta per lo stesso gruppo in know-how di ritorno sulle materie prime e sugli usi alternativi dei filati molto utile, per un’offerta sempre più sofisticata e innovativa a vantaggio non solo del Cotonificio Albini, principale cliente di questa divisione, ma sempre di più anche di un gran numero di clienti esterni”.

 

Condividi articolo