Il valore dalla storia raccontata con le immagini, lo stile italiano e di Milano mostrato a Villa Necchi Campiglio, l’importanza della sostenibilità con l’Italian Green Label Award 2023: Acimit ha presentato il meccanotessile italiano scegliendo la via della virtù e dell’eleganza e quasi monopolizzando l’attenzione nei primi giorni di ITMA.
Da “padrona di casa” l’associazione dei produttori di macchinari tessili ha aperto ITMA 2023 inaugurando Casa Italia, lo spazio messo a disposizione delle aziende e dei visitatori per accogliere clienti o immergersi nella storia del meccanotessile italiano attraverso un viaggio nel tempo fatto di immagini e video. Il presidente di Acimit Alessandro Zucchi ha accolto autorità e imprenditori davanti ad un pannello realizzato dall’architetto Marco Mirabella con un intreccio di fili che rappresenta sia il prodotto realizzato con i macchinari che la rete di relazioni, scambi e affari che il meccanotessile “tesse” nel mondo.
Tutto intorno la storia raccontata dalle foto, vecchie o più recenti, di uomini e donne, aziende e macchinari che hanno fatto del meccanotessile italiano uno dei settori più conosciuti nel mondo: dove finiscono le immagini statiche iniziano quelle in movimento che descrivono numeri, statistiche e dati attuali.
Eleganza (anche se le cravatte hanno iniziato ad allentarsi verso le 22, alla fine di una lunga giornata) e tessile green nella serata a Villa Necchi Campiglio, per l’occasione aperta in tutte le sue stanze grazie alla disponibilità del FAI: tra chiacchiere più informali, giornalisti internazionali e qualche brindisi Acimit ha premiato le due aziende più virtuose nel ridurre l’anidride carbonica (Carbon Footprint) nel processo produttivo.
Francesca Fani, della pratese Pafa, e Greta Banfi della lombarda Brazzoli, hanno ricevuto il Green Label Award tra gli applausi dei colleghi.