A rischio 460.000 piccole e medie imprese

E’ enorme il numero di piccole e medie imprese che nel 2021 sarebbero a rischio di chiusura a causa della pandemia del coronavirus: 460.000, con meno di 10 addetti e sotto i 500.000 euro di fatturato, ovvero l’11,5% del totale nazionale.

A dare le cifre è il secondo Barometro Censis-commercialisti sull’andamento dell’economia che si basa sulle rilevazioni del 95,5% dei commercialisti italiani (più di 4.500) sulle aziende seguite: la perdita di fatturato nell’ultimo anno viene ritenuta uguale o superiore al 50% (per un quarto dei commercialisti è avvenuta in oltre il 50% della clientela, per il 45% in una percentuale tra il 26% ed il 50%, e per il 24,9% in una quantità ridotta).

A pregiudicare la sopravvivenza sono gli incassi bloccati e gli alti costi di gestione. I dati sono stati elaborati a settembre, all’inizio della seconda ondata, e quindi rischiano di essere parziali ed in alcuni casi fin troppo ottimistici.

Ma gli esperti indicano anche le soluzioni per evitare la moria: più chiarezza nei testi normativi, tempestività nei chiarimenti sulle prassi amministrative, molti meno adempimenti, una migliore distribuzione delle risorse pubbliche tra i beneficiari.

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