E’ stata inaugurata sabato a Villa Bertelli di Forte dei Marmi la mostra “BOOM! La moda italiana”, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca su proposta e ideazione di Sabrina Mattei, come annunciato da La Spola alcuni giorni fa.
Questa mattina, oltre che per ringraziare lo staff che in meno di un anno ha allestito una mostra ricca di oggetti assolutamente inediti, è stata anche l’occasione per riflettere su come la moda, che in Versilia e al Forte ha grande risonanza, debba essere considerata, come ha sottolineato il presidente della Fondazione Villa Bertelli Ermindo Tucci, anche come un importante fenomeno di rilevanza sociale ed economica, settore italiano cruciale per il rilancio del Sistema Paese in un periodo complesso per i mesi appena trascorsi e anche per quelli che ci aspettano.
Proprio su questo si è soffermato Antonio Franceschini, Responsabile Nazionale CNA Federmoda: “Un evento di cui siamo felici partner per la promozione di un settore cruciale per la nostra economia e che dovrà vivere un’ulteriore rivoluzione. L’associazione si sta facendo in quattro per sostenere le piccole imprese, con eventi che ci portano anche fuori Italia (è prevista per il 30 e 31 agosto la presenza a Toronto con WeLoveModainItaly), ma certamente dobbiamo ascoltare i venditori finali che hanno più volte manifestato la loro impossibilità a esporsi con acquisti di prodotti che saranno in negozi tra un anno: l’incertezza di questi ultimi anni ha reso impensabile e insostenibile quest’assunzione di rischio. La filiera dovrà ripensare soprattutto alla questione tempi“.
Il progetto è partito nel 2021 con il convegno di settembre “BOOM! La moda italiana – Economia e rinascita” ed oggi finalmente l’apertura al pubblico della mostra. “La mostra si basa su alcuni masterpiece di quegli anni – spiega Sabrina Mattei, ideatrice e curatrice del progetto e della mostra per la Fondazione Banca del Monte di Lucca – realizzati da Schubert, Gucci e la scarpa Kimo in gentile prestito dalla Fondazione Ferragamo tra gli altri, e sulla restituzione che l’alta moda nascente ebbe sulla provincia italiana. Un punto di vista originale che ha aperto collezioni pubbliche e private non solo toscane e fiorentine, ma anche provenienti dal nord e sud Italia. È il frutto di una rete di collaborazioni, in primis quella con il comitato scientifico, che con grande generosità ha supportato il progetto, certificando la scientificità delle scelte e suggerendo importanti chiavi di lettura. Un tema sugli altri è stato quello di aprire gli archivi delle famiglie della provincia italiana, molto caro alla professoressa Beatrice Romiti dell’Università La Sapienza di Roma, che purtroppo ci ha lasciati prematuramente e a cui sarà dedicata la mostra e il catalogo”.
Tra le aziende che hanno collaborato alla mostra Atelier Giuliacarla Cecchi, Mazzanti Piume, Flora Lastraioli Studio & Atelier, Mode Liana, Verniani e del Museo Daphné della Moda e del Profumo di Sanremo. Di grande pregio anche il materiale proveniente dagli archivi privati, come la collezione Zuccarello/Cimino e la collezione Maria Bianca Mandoli e Dorina Razzari. In mostra saranno esposti anche gli scatti dell’archivio Locchi e del grande fotografo di moda: Mario Semprini, la cui figlia Marina ha aperto in esclusiva l’archivio di famiglia. E di Mario Semprini è la foto della modella con un abito di Schuberth simbolo della mostra.
Tra le altre curiosità esposte c’è la Barbie originale del 1959 (collezione Paglino/Grossi), in omaggio alle donne americane che tanto apprezzarono il nostro Made in Italy. Una sala, con arredi vintage (collezione Torcigliani), sarà dedicata alla proiezione di alcuni filmati d’epoca provenienti dall’Istituto Luce e da Rai Teche.
Soddisfazione da parte di Andrea Palestini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca organizzatrice dell’evento, ma anche da parte del Comune di Forte dei Marmi, per bocca del vicesindaco Andrea Mazzoni.