Dal tessile alla cultura, nuova vita al Linificio di Lodi

Dal rumore della filatura al silenzio della lettura: il Linificio Nazionale di Lodi trova una nuova vita col progetto di ristrutturazione e nuova destinazione d’uso.

Là dove un tempo 200 operai facevano turni di 11 ore (poi negli anni cinquanta erano 1600) oggi c’è un rudere industriale abbandonato dal 1967. L’ormai ex capannone industriale diventerà così uno spazio culturale con un polo museale super sostenibile, spazi comuni e grandi capolavori grazie al progetto di OGB Studio, che segue tre linee guida: bellezza, sostenibilità e linfa culturale.

Lo studio di architetti specializzato in certificazioni ambientali per la sostenibilità cura anche la progettazione, insieme allo studio veneziano apml Architetti Pedron /La Tegola, mentre la realizzazione è affidata all’impresa di costruzioni Ricci.

“E’ fondamentale – spiegano gli architetti Laura Scrimieri e Riccardo Hopps, fondatori di OGB Studio – l’attenzione ai Criteri Ambientali Minimi e Do No Significant Harm, per far sì che gli interventi non rechino danni all’ambiente. La nostra analisi è iniziata dalla comparazione tra il progetto a base di gara e il progetto esecutivo, individuando soluzioni per migliorare significativamente tutti gli indici ambientali al fine di ridurre l’impatto ambientale dell’edificio. E’ obbligatorio che tutti i materiali utilizzati contengano una percentuale di riciclato e un basso contenuto di composti organici volatili”.

Una volta terminati i lavori, previsti fino a marzo 2026, ci saranno uffici, sala lettura, sala mostre temporanee ed archivi al piano interrato; il piano rialzato ospiterà il Museo, l’auditorium, uffici e sala lettura, laboratori, sale mostre temporanee, un bar e il ristorante. Il piano soppalcato ospiterà laboratori ludici.

L’ex linificio, che sorge dal 1909 lungo i binari della Milano-Piacenza, ospiterà i beni artistici della città, le ceramiche storiche, gli oltre 300 quadri, fra cui molti Piazza, grande bottega del ‘500 Lombardo, e due Hayez, un locale per aggregare le persone e spazi per le conferenze. All’inaugurazione sarà pronto il locale dell’Archivio con documenti antichi fino al 1300. Nei 50mila metri quadrati del complesso ci sono già Poste, liceo artistico, ufficio tecnico del Comune, Agenzia delle Entrate, Centro di formazione professionale, Cisl, cui si affiancherà lo Spazio polivalente.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini