Tessile, diminuiscono le esportazioni

Anche nel distretto pratese l’export è calato nel 2012 rendendo più leggera l’ancora che salva i fatturati delle aziende quando il mercato domestico stenta. L’export manifatturiero della provincia di Prato cala del 3,5%, ma riconferma la leadership dell’export tessile italiano con il 16,5% del totale nazionale in valori.
Guardando in particolare l’export di filati, tessuti e altri tessili la diminuzione nel 2012 è stata del 1,3% rispetto al 2011, un dato migliore della media nazionale (-3,6%) e degli altri distretti lanieri.
Distinguendo tra i vari prodotti, lieve è stata la diminuzione (-0,6%) di vendite di tessuti ortogonali (quasi il 34% del totale manifatturiero provinciale). I mercati che hanno acquistato più tessuti pratesi sono stati la Spagna (+21,1%), la Romania (+25,9%), la Russia (+9%), la Turchia (+23,9%), seguiti da Portogallo, Giappone, Polonia e Stati Uniti. In contrazione invece Germania (-14,5%) e Francia (8,6%) che rimangono il primo e il terzo mercato per i tessuti pratesi. Cresce l’export di prodotti meno tradizionalmente pratesi, quelli speciali, tecnici e per arredo (+2,0%) soprattutto verso gli Stati Uniti (+15,5%), la Romania (+20,5%), Hong Kong (+9,7%), la Cina (+26,9%) e il Giappone (+51,9%), mentre si contraggono le vendite sui mercati europei (-1,6%).
Per quanto riguarda invece i filati per maglieria, dopo 8 trimestri consecutivi caratterizzati da aumenti a due cifre, nel 2012 va registrato un calo che tuttavia lascia questo settore merceologico sopra il livello di export pre-crisi (2008) di oltre il 25,5% in valori. I mercati che maggiormente hanno contribuito alla contrazione di export di filati sono Hong Kong (-10,1%), Romania (-30,4%), Francia (-24,9%), Polonia e Tunisia.
“E’ sicuramente da tenere sotto controllo la flessione che c’è stata nell’export di confezioni e maglieria – ha commentato il vicepresidente dell’Unione Andrea Tempestini – ma è molto importante che nonostante le difficoltà contingenti il distretto pratese abbia mantenuto il primato italiano per consistenza di export tessile. Pur avendo fatto segnare la peggior performance regionale in merito alle vendite manifatturiere all’estero nel 2012, Prato ha comunque tenuto meglio che negli altri distretti lanieri”.

25/3/2013

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