Unione, ecco la seconda azienda cinese iscritta

Cade un altra piccola barriera tra il distretto pratese e quello “parallelo” cinese: la Confezione Luma si è infatti aggiunta alla ormai storica Giupel diventando la seconda azienda con proprietari cinesi iscritta all'Unione Industriale. Una notizia arrivata nel giorno della presentazione, da parte del presidente Andrea Cavicchi (nella foto), della Carta etica e valoriale approvata dal Comitato di presidenza e dal Consiglio direttivo dell’Unione e che integra il codice etico di Confindustria.
“E’ un atto importante – scrive Cavicchi – non certo perché pensi che possa risolvere di per sé il problema dei comportamenti scorretti, una vera piaga per il distretto: penso però che per noi sia doveroso avere questo ulteriore punto di riferimento e darne testimonianza sull’esterno. Noi abbiamo scelto liberamente di entrare in un’associazione – l’Unione e quindi Confindustria – che dell’etica ha fatto un presupposto per lo status stesso di socio: è giusto valorizzare il modo di fare impresa in cui ci riconosciamo, l’unico che garantisca le condizioni per una nuova fase di crescita. Un modo all’insegna del rispetto non solo della legalità ma anche di una correttezza che va al di là di questa. Comportamenti non solo legali ma – per usare un’espressione un po’ passata di moda – da persone perbene, che si rapportano in maniera leale e non opportunistica verso tutti, a cominciare dai nostri partner commerciali. La realizzazione e diffusione della carta etica – prosegue Cavicchi – è una delle tante attività che la nostra associazione sta portando avanti. Stiamo lavorando intensamente per rendere più viva ed efficace l’azione dell’Unione; allargare la base sociale decimata dalla crisi; riorganizzare l’assetto interno rivedendo l’articolazione delle sezioni; fornire ai soci servizi in linea con le esigenze attuali (penso fra gli altri all’innovazione, alla formazione, ai dati dell’ufficio studi); dotarci di strumenti utili alla nostra funzione di lobby. Tutte attività, queste, rese possibili dall’impegno dei soci che, presenti negli organi formali o informali dell’Unione, danno il loro contributo di tempo, energie e soprattutto idee”.
Cavicchi si schiera poi a fianco di Gida, negli ultimi giorni al centro delle polemiche per l’inceneritore, difendendone il ruolo come “attore fondamentale per il recupero delle acque di scarto industriale nell’ottica di un distretto tessile sostenibile”.

29-3-2013

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