Apre oggi, a Fiera Milano Rho, la 38esima edizione di Milano Unica, con una precisa dichiarazione d’intenti del Governo che si impegna a sostenere il settore tessile. “Il governo c’è. Crediamo nel sistema produttivo italiano – ha garantito Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy – in particolare Milano Unica è una fiera di eccellenza globale: constatare che i dati hanno ripreso a crescere ci dà la spinta ad affrontare insieme le sfide future del settore. Il salone nasce come frutto di un’azione sinergica tra le istituzioni e così deve continuare ad essere”.
Questa l’apertura della cerimonia inaugurale di questa edizione che vede riunite a Rho, per presentare le novità primavera-estate 2025, ben 609 aziende del mondo tessile, di cui 93 estere. Da sottolineare il costante incremento degli espositori che dai 446 dell’edizione di luglio 2022 sono passati ai 475 di gennaio 2023, fino ai 562 della scorsa estate. Sul fronte dei visitatori invece è annunciato un netto miglioramento del peso estero con un incremento del +17% delle presenze statunitensi e dell’80% dalla Corea.
“Tutte le risorse europee devono essere impiegate entro il 2025 per l’ammodernamento – ha continuato il ministro Urso – Nel percorso che stiamo facendo per le piccole e medie imprese abbiamo avviato l’utilizzo delle fibre naturali oltre che la tracciabilità del prodotto attraverso la blockchain. Ci stiamo avviando verso una strada per fornire alle imprese un quadro legislativo e un sostegno finanziario importante per la transizione ecologica con nuovi materiali e per l’innovazione tecnologica, con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale“, che è proprio il tema conduttore di questa cerimonia.
L’impegno del Governo è stato preso sul serio dal salone italiano del tessile d’alta gamma e il presidente Alessandro Barberis Canonico ha avanzato precide richieste. “Abbiamo bisogno di una politica industriale ed energetica e soprattutto di riflessioni legate al costo della manodopera e non da ultimo ai temi dell’export, penso alle esportazioni extra Ue, che necessitano di regole precise legate ai dazi e allineate agli altri Paesi. La legge del Made in Italy fornisce un sostegno al sistema fieristico, ma auspichiamo che una parte dei contributi a fondo perduto, che si riferiscono alla possibilità di partecipare alle fiere internazionali, vadano alle piccole e medie aziende anche per il territorio italiano – ha concluso il presidente – È importante attrarre i buyer qui a Milano non soltanto per far sì che vedano le collezioni ma per mostrare loro le nostre fabbriche e le innovazioni tecnologiche: la storia che esiste dietro al prodotto e che lo rende unico”.
Soffermandosi sull’aumento degli espositori Barberis Canonico ha sottolineato l’importante lavoro fatto per la crescita del salone, che è passato anche dall’incremento della parte donna nell’area tendenze e dall’inserimento dei progetti di sostenibilità sociale, ambientale e di materia prima. Risultati importanti che impegneranno anche il futuro presidente, Simone Canclini, che prenderà le redini di Milano unica dalla prossima edizione di luglio e al quale Barberis Canonico ha virtualmente passato oggi il testimone.
“Milano Unica vince perché ha scelto di fare sistema – ha commentato Carlo Capasa, presidente di Cnmi-Camera nazionale della moda italiana – puntando su tre elementi che caratterizzano l’Italia, ovvero creatività, efficienza e sostenibilità”.
La parte di contenuto, affidata a Marco Montemagno, Founder di 4Books, Nicola Gatti, Professore Ordinario del Politecnico di Milano e Ottavio Fogliata, Founder e CEO di Storykube, ha analizzato il tema dell’AI: l’industria della moda è chiamata alla sfida di riuscire a trovare un equilibrio tra l’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento per efficientare i processi produttivi e la tutela e la valorizzazione dell’abilità artistica dei direttori creativi. E’ necessario mettere al centro l’estro creativo dando a questa tecnologia la giusta collocazione tra i tanti strumenti a supporto dell’arte e della manualità dei direttori creativi. “Se efficacemente adottate, attraverso gli strumenti introdotti dal Governo, le nuove tecnologie abilitanti possono aiutarci a vincere questa sfida: efficientare i processi, valorizzando e tutelando i nostri prodotti nel mondo”, ha dichiarato il Ministro Adolfo Urso.