Pitti Uomo si conferma trampolino per interessanti marchi internazionali. L’edizione 104 ha visto il debutto di un interessante progetto speciale: Detroitissimi che ha portato alle Costruzioni Lorenesi un collettivo di sei brand basati in Michigan, a Detroit appunto, importante distretto manifatturiero di abbigliamento e accessori. Si tratta di brand che hanno presentato in Fortezza capi in denim handmade e accessori, streewear sostenibile, per l’esattezza B.May Bags, Boswell, Detroit Denim, Deviate, K.Walker Collective riuniti sotto l’egida del College for Creative Studies (Ccs), un’istituzione che svolge un ruolo chiave in ambito educativo e culturale nella comunità di Detroit. Lo spazio espositivo era firmato da un’azienda basata in Michigam, la Octane Design, e animato dal graffiti artist Mike Han che ha portato in Fortezza la street art di Detroit. Ha collaborato col progetto Carhartt a sottolineare il legame tra i grandi marchi americani e il Ccs.
Tra le proposte la sostenibilità di capi realizzati utilizzando materiali e oggetti di riuso, tipo le mascherine usate per realizzare scarpe. Oppure la valorizzazione delle nuove leve, grazie all’inserimento nello stand di una capsule di accessori realizzata da un gruppo di studenti. Infine la qualità dato che per gli accessori in pelle sono realizzati con pellami lavorati nel distretto di Santa Croce sull’Arno.
Interessante la proposta di Detroit Denim presente in fiera con il founder Eric Yelsma, che ha spiegato: “Il denim, in particolare nella sua declinazione di materiale per abiti da lavoro ha una lunga tradizione nel nostro territorio. Noi oggi facciamo capi creati insieme all’acquirente che può scegliere tessuti, colori e tagli. Certamente il denim è molto evoluto rispetto al materiale da lavoro: in particolare proponiamo una mischia con il 20% di lino che crea un tessuto molto confortevole. E’ stata la nostra prima volta a Pitti, anche grazie a questo progetto, e l’impatto è stato molto positivo: per ora il nostro mercato principale sono gli Usa, ma Olanda e Germania sono molto interessati al denim e per noi potrebbero essere piazze interessanti”.